Odio gli indifferenti

Antonio Gramsci

Antonio Gramsci

Un brano, scritto proprio cent’anni fa da Antonio Gramsci, condanna, ieri come oggi, chi non parteggia, chi non partecipa alla storia, chi resta indifferente. E’ un invito, ieri come oggi, a seguire la politica, a partecipare al funzionamento della Democrazia, a sorvegliare chi ha avuto la delega al Governo, a non farsi manipolare, a non permettere che una minoranza, nell’indifferenza generale, salga al potere e promulghi leggi che poi non sono gradite.

E’ questo l’appello che noi, l’associazione “A Misura d’Uomo”, abbiamo accolto per impegnare il nostro tempo, le nostre energie, le nostre risorse: non nell’interesse personale, ma quello della Collettività cui siamo parte.

E tu, che leggi, sei partigiano o indifferente?

 

Odio gli indifferenti.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia.
E’ la palla di piombo per il novatore,
E’ la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi.
E’ la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza.

Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga,
quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà,
lascia fare,
lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare,
lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta potrà abrogare,
lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.

Dei fatti maturano nell’ombra,
perché mani non sorvegliate da nessun controllo
tessono la tela della vita collettiva
e la massa ignora
perché non se ne preoccupa.

I destini di un’epoca sono manipolati
a seconda delle visioni ristrette,
degli scopi immediati,
delle ambizioni e delle passioni personali
dei piccoli gruppi attivi.
E la massa degli uomini ignora,
perché non se ne preoccupa.

Alcuni piagnucolano,
altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà,
il mio consiglio,
sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti
anche per ciò che mi da noia:
il loro piagnisteo da eterni innocenti.

Sono partigiano, vivo,
sento nelle coscienze della mia parte già pulsare
l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo.
Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano.
Perciò odio chi non parteggia,
odio gli indifferenti.

Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917

 

Potrebbero interessarti anche...