PAES: Il Comune spera che nel 2030 produrremo meno CO2

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Il 36% della CO2 (anidrite carbonica) immessa nell’aria di Trapani sarebbe provocata dai “trasporti privati e commerciali”, il 30% dagli “edifici residenziali” e il 5,2% dal Comune (edifici, trasporto pubblico, illuminazione, parco auto comunale), il restante dall’agricoltura e dai servizi.

E’ uno dei dati dello studio del PAES, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, presentato al Comune dalla società SPES Consulting S.r.l. di Genova a seguito di una consulenza costata 23.500 euro (oltre IVA).

L’altro dato rilevante, a mio parere, è quello che evidenzia l’aumento delle auto circolanti in città: erano 38.710 nel 2004, a 40.697 nel 2011 per poi salire a 41.059 nel 2017. Di queste ultime, 11.113 sono ancora di tipo euro 2 o inferiore (27% del circolante). Una situazione pessima ma migliore di quella del 2011 quanto tali auto erano 16.551 (40% del circolante). I motocicli invece sono 7.543.

Il Piano Azione Energia Sostenibile (PAES) è costituito da due parti: l’inventario delle emissioni di CO2 e il Piano d’azione per la riduzione delle emissioni. L’obiettivo del Piano è quello della riduzione delle emissioni del 40% – rispetto al 2011 – entro il 2030. Obiettivo che già sarebbe stato raggiunto per metà.

Al 2017, a Trapani, i consumi energetici sarebbero di 573.367 Mwh con conseguenti emissioni di 152.975 tonnellate di CO2.

Sappiamo tutti che le emissioni di CO2 contribuiscono all’effetto serra e al surriscaldamento del pianeta con le conseguenze negative per l’umanità che tutti gli scienziati oramai evidenziano [Qui ti suggerisco di leggere:10 azioni per salvare il pianeta“]. Un calo dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è quindi determinante.

Ecco perché il Piano energetico del Comune non convince

Lo studio dalla società SPES Consulting mi sembra quasi inutile per due motivi.

Certamente perché “datato” nell’inventario delle informazioni base. Ad esempio a pagina 33 dello studio si legge: «La città di Trapani è dotata di un porto […] è possibile raggiungere […] con Tirrenia la destinazione di Cagliari, con Ustica Lines Tunisi e con Italtrag Livorno» o di un traffico aeroportuale di «quasi 1,5 milioni nel 2016». In Giunta Municipale hanno letto queste informazioni sbagliate prima di approvarle?

Inoltre lo studio delude sulla prospettiva. Per il 2020 il Comune non si pone obiettivi specifici se non un generico «mantenere e migliorare i risultati raggiunti al 2017». Per il 2030, per raggiungere ad una sperata ulteriore riduzione del 20% delle emissioni di CO2, si fa conto sull’ipotesi del volontario ricambio del parco veicoli privati con conseguente dismissione dei veicoli più vecchi dotati di tecnologie motoristiche meno efficienti, di progetti di educazione ambientale nelle scuole, su una campagna di sensibilizzazione tra i dipendenti comunali. Un po’ poco, a mio parere.

Lo studio sostiene che, nel raffronto tra il 2011 e il 2017, «il settore pubblico ha complessivamente aumentato i propri consumi energetici: in dettaglio, i consumi degli edifici pubblici sono aumentati del 4%, quelli della illuminazione pubblica del 7%».

PAES: Cosa si sarebbe potuto fare con più coraggio

Sembra quasi che il Comune non abbia a cuore di promuovere alcuna azione reale diretta al risparmio dei consumi energetici, pubblici e privati, e delle relative emissioni di CO2 ma resti passivamente in attesa degli eventi, del progresso tecnologico, degli sconti fiscali statali esistenti per il miglioramento energetico degli edifici, delle scelte individuali.

Se il 36% dei consumi energetici è causato dal trasporto privato e il 30% dalle abitazioni residenziali, ci saremmo aspettati impegni per la riduzione del trasporto privato (definizione di una ampia zona pedonale e istituzione area ZTL per veicoli almeno Euro 3, aumento del costo dei parcheggi) e per il miglioramento di classe energetica per tutti gli immobili pubblici e per le nuove costruzioni private.

Il coraggio sembra mancato. Un’altra occasione è stata persa. Vedremo col PUMS, il Piano della Mobilità Sostenibile che dovrà essere presentato entro l’anno.

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