Per incarichi legali non spetta la trasparenza

PACECO ( TRAPANI ), 28 OTT – «Ad ogni buon conto, si rappresenta che la spesa per incarichi legali nel 2013 (impiegato ad oggi euro 71.156) si è notevolmente ridotta rispetto a quella sostenuta per l’anno 2012 (123.999 euro)». E’ quanto ha dichiarato, mercoledì sera, in Consiglio comunale, dall’assessore avv. Vita Barbera, rispondendo ad un’interrogazione presentata dal Gruppo del PDL.

Il rappresentante del PDL, il consigliere dott. Gianni Basiricò, non è apparso soddisfatto, però, della risposta dell’assessore.

La sua interrogazione, infatti, nei fatti, puntava ad ottenere la massima trasparenza nella pubblicazione, sul sito del Comune, quindi accessibile ad ogni cittadino, dell’elenco completo degli incarichi (nome e cognome del professionista, importo assegnato, dettagli dell’incarico svolto, estremi della delibera d’incarico) assegnati dall’Amministrazione Martorana.

Per l’assessore Barbera, tuttavia, tale livello di trasparenza non rappresenta un diritto dei cittadini di Paceco. Al più, potrà rappresentare una “concessione”, se e quando l’Amministrazione sarà disponibile (mai?).

Chi ha questa curiosità – ha, in sostanza, sostenuto l’assessore – si vada a guardare, ad una ad una, tutte le delibere di Giunta Municipale che sono pubblicate, a norma di legge, sul sito internet del Comune.

Una risposta legittima, certamente, ma che non apprezziamo: la trasparenza della spesa pubblica non è mai troppa, specie oggi che la cosiddetta “spending review” impone sempre maggiori sacrifici ai cittadini, e nessuno vieta di andare “oltre” le disposizioni di legge e “cuntare”, ai cittadini, pure “i pila”.

E’ questo il nuovo “approccio” che vuole l’elettore: aver reso di conto. E’ la violazione di questo nuovo approccio, il sinonimo che i politici si “mangiano” i “nostri soldi”, li “spartino” all’amici e parenti, che ha permesso il boom della cosiddetta anti-politica, del Movimento Cinque Stelle, ed è per questo che, la nuova Amministrazione Martorana, deve intervenire per fugare ogni dubbio.

Dentro tale discorso, è chiaro che trova poco apprezzamento il fatto che il Comune prima istituisce un “elenco degli avvocati interessati al conferimento degli incarichi” e poi, a volte, esula da tale elenco, andando a nominare legali non iscritti, lasciando molto poco alla trasparenza e alla pari opportunità fra professionisti.

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