QUALITA’ VITA. UNA BOCCIATURA SU CUI RIFLETTERE

TRAPANI – L’attendibile giornale nazionale “Il Sole 24 ore” pubblica la propria classifica – frutto di 36 indici di valutazione -. Trapani, anche quest’anno, come oramai da sempre, è al 103° posto in graduatoria, per “qualità della vita”. Insomma quasi sul fondo.

Una classifica che sì certo, in taluni casi, si riferisce a dati provinciali e non solo del capoluogo. Ma è anche vero che il capoluogo, probabilmente, non abbia dati distanti dalla media provinciale.

Ne scaturisce, oltre che un’oggettiva scarsa qualità della vita dei cittadini, una cattiva immagine del territorio – anche ai fini dello sfruttamento turistico dello stesso -.

Hai voglia il sindaco avvocato Girolamo Fazio di affermare – “Corriere Trapanese” del 6 dicembre 2011 – “contesto l’immagine di Trapani che ne viene fuori” oppure anche “devo sottolineare che nessuno di essi (dei parametri di valutazione, NdR) è attinente all’attività istituzionale”.

La difesa – basata sulla scarsa memoria e sull’ignoranza di interlocutori e cittadini – del sindaco appare un semplice tentativo di evitare di affrontare i problemi ed individuare e percorrere le soluzioni.

Eppure lo stesso sindaco avv. Girolamo Fazio aveva scritto nel suo programma 2007-2012 che “L’obiettivo da raggiungere nel prossimo quinquennio è quello di fare di Trapani una città realmente di qualità, innanzitutto per i suoi cittadini”. Forse ha dimenticato quanto da lui scritto? Eppure il sindaco sembrava avere, a lettere lo stesso programma, le idee chiare su come muoversi per centrare l’obiettivo della qualità della vita dei cittadini: “Acqua, pulizia, un sistema di mobilità sostenibile, opportunità occupazionali, politiche sociali moderne ed efficienti, sicurezza, ..”.

Ebbene, se andiamo a leggere quali sono, in effetti, alcuni dei 36 indicatori di valutazione della ricerca de “Il Sole 24 ore” sulla qualità della vita in Italia, vediamo che si riferiscono proprio ai punti attinenti l’amministrazione di una Città e, addirittura, ai punti enunciati – a parole – dal primo cittadino.

Se la provincia di Trapani, ad esempio, risulta essere al 98 posto secondo l’indice “Furti in casa ogni 100mila abitanti” ciò risulta attinente o no al suo programma elettorale? Programma dove Fazio assicurava “L’installazione del sistema di videosorveglianza” e “un potenziamento delle attività del Comando della Polizia Municipale, anche con la creazione dei distaccamenti in diverse zone del territorio” al fine di assicurare “garantire maggiore sicurezza ai cittadini”.

Se la provincia di Trapani, ancora ad esempio, risulta essere al 73 posto secondo l’indice “Asili comunali in % su utenza 0-3 anni” con una copertaura di solo il 3,6% dell’utenza potenziale, il dato è attinente o no all’attività istituzionale di un sindaco?

O, ancora, se la città di Trapani, secondo “Indice Legambiente Ecosistema urbano” si trova al 101 posto della graduatoria, atteso che tale indice, dentro se, raccoglie tutti i dati ambientali su qualità e quantità (a giorni alterni) dell’acqua erogata dal Comune, sostenibilità della mobilità – ovvero trasporto pubblico urbano, zone pedonali, piste ciclabili, ZTL ecc -, percentuali di raccolta differenziata, ciò attiene o no all’attività del sindaco di Trapani avv. Girolamo Fazio?

Non vorremmo sentire, alla fine, che l’attività di un sindaco sia ben altra. Presenziare ad eventi sportivi, recite scolastiche o conferenze stampa.

Quel che auspichiamo, allora, è che il sindaco che verrà – oltre che a prevederli nel proprio programma cartaceo – si attivi effettivamente ad investire sui servizi sociali a partire dalla previsione di piu’ accessibili ed attraenti servizi di asili nido, sull’abbattimento della produzione e smaltimento in discarica dei rifiuti, sulla sicurezza (vigili di quartiere), sull’aumento dell’offerta di trasporto pubblico locale o delle aree ZTL. Probabilmente, stavolta, Trapani offrirà una qualità della vita ai cittadini, ed ai turisti, realmente migliore. E i risultati nella classifica del “Sole 24 ore” saranno lì a testimoniarlo.