Rifondazione, Bellina: Serve tornare alla lotta

TRAPANI, 28 NOV – «E’ vero, non navighiamo in ottime acque, abbiamo preso l’ennesima batosta alle elezioni Politiche, non abbiamo rappresentanza in Parlamento e nemmeno all’Ars ma ti do torto sugli iscritti (20mila, 10mila in meno della Linke, 10mila più di Sel) e sul nostro ruolo. Rifondazione, oggi, non può che essere il punto di partenza per un polo di Sinistra autonomo, anticapitalista e che faccia riferimento alla Sinistra Europea. Siamo la struttura più organizzata nei territori e, se sfruttata bene, questa sarà la nostra forza».

Francesco Bellina, benché giovanissimo, è, oramai, un leader “storico” del Partito. La sua analisi è lucida e pervasa di ottimismo.

«Di errori ne abbiamo fatti tanti e abbiamo capito che non basta un’addizione per raggiungere un determinato traguardo elettorale: dobbiamo mettere in campo una forza plurale, orizzontale, e soprattutto nuova che non sia la somma tra partiti, tra ceto politico o tra vecchi dirigenti ma che sia un progetto partecipato e sincero», aggiunge Francesco.

«Riguardo alle coalizioni, al PD, la questione è semplice: Se devo essere sincero io preferisco parlare con i tanti delusi della Sinistra, con chi si astiene, con chi ha votato il M5S per disperazione piuttosto che correre dietro a chi governa con la Mussolini», aggiunge.

Anche Rifondazione Comunista, prova a rinnovare gli organi dirigenti. Domenica mattina a Trapani si celebrerà il Congresso Provinciale, presso la sede del Circolo del capoluogo, in via Vespri, 81. «E’ indubbio che la Provincia di Trapani sia uno dei territori in cui il Partito è messo peggio e questo, a mio avviso, è la conseguenza diretta della famosa sindrome di Tafazzi. Sono state fatte scelte sbagliate causate dall’assenza della dirigenza territoriale, si è confuso troppo spesso il personale e il politico, ci si è lasciati prendere troppo spesso dalla rabbia e questo è il risultato».

«Penso che dovremmo tornare alle lotte e non è retorica, è quello che chiede la gente: meno chiacchiere, meno concertazione con qualsiasi potere, più proposte e più fatti».

«Ti assicuro – prova a spiegare Francesco Bellina – che un abbraccio da un lavoratore su un tetto occupato vale più di qualsiasi poltroncina, l’invidia la lasciamo a chi confonde la politica con l’ufficio di collocamento. Sul territorio dobbiamo partire sempre dal Lavoro, dai beni comuni, dalla partecipazione, dalla difesa dei diritti tutte e tutti, nessuno escluso».

Domenica saremo al Congresso di Rifondazione, vedremo se c’è, ancora, a Trapani, il Partito, e verso dove si vuole dirigere.

Potrebbero interessarti anche...