SICUREZZA SCUOLE: ANCHE TRAPANI NON E’ IN REGOLA

scuolabus

TRAPANI – «Che mestiere è il loro? Fare informazione o fare i romanzieri? Nè l’uno nè l’altro, perchè per fare informazione ci vuole onestà intellettuale, per fare i romanzieri occorre saper scrivere. Sono solo dei barzellettieri, ma non fanno ridere». Così descrive Gianfranco Miccichè, leader politico del PDL Sicilia, la professione del giornalista. E come dare lui torto? Troppi esempi esempi abbiamo, su Altratrapani, riportato, in riferimento agli articolisti trapanesi.

«Mi chiedo cosa passi mai nella testa di questi signori, quando scrivono», scrive ancora Miccichè sul proprio blog, concludendo così il proprio ragionamento: «Nel resto della società civile qualsiasi lavoratore ha un capo che controlla, ammonisce, premia o penalizza in funzione della bontà del lavoro svolto. Perché non succede nei giornali?».

Perché abbiamo voluto riportare le riflessioni di Gianfranco Miccichè? Perchè meglio d’ogni altri descrivono l’atteggiamento di molti articolisti (chiamarli giornalisti sarebbe vero troppo!)

Pochi giorni fa abbiamo qui espresso delle riflessioni su un articolo di Pamela Giacomarro. La «rossa» Pamela pur di diffamare l’operato sindaco di Valderice giungeva quasi ad accusarlo, utilizzando anche metafore piagnone, di essere il responsabile della chiusura della scuola Falcone di Valderice e della mancata gioia dei bimbi per il mancato loro primo giorno di scuola.

Ebbene di tutt’altro tenore, l’indomani, 22 settembre, l’articolo a firma di tal Marco Di Bernardo, sempre sulle colonne trapanesi del Giornale di Sicilia.
Titolo: «Edifici scolastici, rispettate le regole». Le stesse che, invece, per Giacomarro non avrebbe rispettato Iovino, il sindaco di Valderice. Tutt’altra verità scaturisce da un’attenta lettura dell’articolo. La verità è che solo «la maggior parte di esse (scuola, NdR) ha pure il certificato di prevenzione antincendi. Sette su undici». In parole povere BEN quattro scuole di Trapani, elementari o medie, hanno aperto i battenti benchè prive del «certificato prevenzione anticendi» che assicura i nostri figli. Tali certificati, però assicura l’assessore Franca Scalabrino (già dirigente scolastico, ora in pensione), arriverebbero «entro la prima decade di ottobre».

In parole potere la situazione di Trapani è irregolare tale che quella di Valderice, colla sola differenza che, che nel capoluogo, quattro dirigenti scolastici «superficiali» (cosi li chiama la Giacomarro parlando di Valderice il giorno prima) hanno «chiuso gli occhi», mostrando poca «responsabilità», in ossequio magari ai buoni uffici dell’ex-collega e aperto la scuola, cosa che non è avvenuta a Valderice.

A Trapani, si legge ancora su Sicilia, i colpevoli
dei «piccoli ritardi» (per i certificati antincendio, NdR), secondo la Scalabrino, «sono da addebitarsi alla burocrazia lenta, complicata, che fa perdere un sacco di tempo, pure alle persone giuridiche piu’ responsabili». «Le autorità competenti che le devono rilasciare» (quali? I vigili del fuoco?) «spesso dilatano i tempi delle risposte … con un susseguirsi di accuse che rimbarzano da un ente all’altro».

Tutte giustificazioni, quelle dell’amministrazione di Trapani, che l’articolista Di Bernardo del «Sicilia» permette che vengano prese bonariamente per oro colato e riportate sul suo articolo, giustificazioni che, però, il giorno prima sempre il «Sicilia» non ha concesso al sindaco di Valderice messo in croce da Pamela Giacomarro.

Pur in presenza di due situazioni analoghe, a Trapani ed a Valderice mancano, nelle scuole di competenza, i «certificati di prevenzione antincendio» ci troviamo a leggere due articoli con cui si comprende che a Trapani – gestione Mommo Fazio – sono «rispettate le regole» (e non è vero!) ed a Valderice la «scuola è chiusa» (a causa della gestione Iovino).

Che Fazio sia nei cuori degli articolisti del «Sicilia» e Iovino, invece, no è chiaro. Come anche la scarsa attendibilità del «Sicilia».

APPROFONDIMENTO:
– ALTRATRAPANi, A VALDERICE E’ GIALLO
– LE DICHIARAZIONI DI MICCICHE’ SUI GIORNALISTI

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