SMALTIMENTO RANDAGI: UN AFFARE D’ORO

Comune Trapani

Comune Trapani

Il Comune di Trapani si appresta ad assegnare in appalto a privati il servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi (base d’asta € 86.621,80). L’interrogativo relativo all’esito di questo bando di gara è legato al CHI si aggiudicherà questo appalto…

Il randagismo è un problema assai diffuso, lo sappiamo e sappiamo di dire una cosa ovvia. Forse dire che è anche un modo per fare soldi sulla pelle degli animali non lo è. I ritardi legislativi in materia di prevenzione e controllo della popolazione di cani senza padrone e la complice latitanza delle amministrazioni comunali (anche la nostra), rappresentano le principali cause di un fenomeno che, per molti, risulta conveniente tenere su livelli allarmanti. Questi “molti” sono i canili privati che ricevono dai comuni convenzionati fior di quattrini.

Purtroppo neanche il comune di Trapani fa eccezione: infatti si appoggia ad una convenzione fatta con il Rifugio Mimiani s.r.l. per “lo smaltimento” dei randagi.

Il nostro comune, a precise domande della L.A.V., ha preferito non dare alcuna riposta sul fenomeno mentre l’Ausl qualcuna l’ha data. Riportiamo uno stralcio del rapporto riguardante Trapani.

L’Ausl 9 segnala la totale assenza di maltrattamenti di animali, almeno per quanto di sua conoscenza. Attesta, però la frequenta di avvelenamenti di cani e la presenza sul territorio di 4.000 cani randagi. Forse qualche dubbio sulla reale assenza di maltrattamenti di animali non può che essere lecito. Ad ogni modo l’abbandono dei cani viene considerato un fenomeno frequente.”

Trapani, dicevamo, è uno dei tanti comuni che si affidano al canile Mimiani di Caltanissetta.

Il MIMIANI opera in “strettissima collaborazione con il RI.CA.RA. (sempre di Caltanissetta) e alle gare d’appalto indette dai comuni si presentano congiuntamente nelle forma di “associazione temporanea di impresa” e, anche con ribassi miseri (dell’1%), ottengono sempre l’assegnazione dell’appalto.

Il RI.CA.RA. é stato sottoposto ad indagine penale dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta sin dal 1999 per le condizioni igienico sanitarie degli animali e della struttura a seguito della quale è stato accertato che le condizioni degli animali erano raccapriccianti per magrezza, malattie, lesioni, medicine scadute, ecc.): l’indagine della procura rilevò un tasso di mortalità del 59,2% (il più alto d’Italia. Su una successiva denuncia poi, la guardia di finanza svelò l’esistenza di una fossa comune scavata a ridosso del canile con sepolti 2.000 cani.

Al pari del RI.CA.RA. Anche al Mimiani si sono trovate le fosse comuni con le solite autorizzazioni di Ausl e Sindaco.

Ma tutto ciò non importa: al Mimiani fioccano le convenzioni con tanti comuni in tutta la Sicilia, compreso, come detto, il nostro che per l’anno 2006 ha dato un contributo di € 40.000,00 circa. Oltre a Trapani i comuni convenzionati sono Nicosia, Cinisi, Carini, San Vito lo Capo, Caltanissetta (ovviamente) e Serradifalco.

In media i canili privati ricevono dai 2 a i 7 euro al giorno per ogni cane, e se si risparmia sul cibo, sull’igiene, sulle medicine, sulle cure ingenerale è facile capire che… è tutto guadagno e la raccolta e lo smaltimento dei cani (come i rifiuti, perché come tali sono trattati) diventa un business.

Qualora le condizioni in cui vengono tenuti i cani fossero buone il costo sostenuto dai comuni potrebbe anche essere giustificato, ma ad oggi non si sono raggiunti risultati apprezzabili ne dal punto di vista della lotta la randagismo ne dal punto di vista dei maltrattamenti degli animali.

Forse “dirottare” questi fondi verso una campagna di sterilizzazione dei cani o verso l’incentivazione del cosiddetto “cane di quartiere” potrebbe essere un’idea, ma forse è molto più comodo “smaltirli” alla vecchia maniera.


Rifugio Mimiani s.r.l. Utile per l’anno 2005 € 182,230,00 a fronte di un valore della produzione (il totale dei ricavi) di € 619,824,00 che corrisponde a un aumento di 97.338,00 euro rispetto al 2004 (+18,64%), Dall’altra parte i costi si sono abbassati di € 19.533,00 rispetto al 2004 (-5,53%), L’utile è passato dai 92.921,00 euro del 2004 ai 182.230,00 del 2005 con un incremento enorme di 89.309,00 euro in un solo anno (+96,11%), un vero botto di capodanno.

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