STRISCE BLU: FRA MENZOGNE E POPULISMO

ImageTRAPANI “Via Fardella con tutti questi posteggi liberi sembra vuota, desolante”. Questa l’affermazione da brivido di una nota professionista a commento del nuovo piano parcheggi del Comune. Quasi a rimpiangere il bel caotico traffico! “Poi questa quantità di strisce blu è illegittima. Dovrebbero essere tante parcheggi liberi, quanti quelli a pagamento” – insiste. “Lei ha letto la norma?” le chiediamo. “No, ma l’ho sentito dire!”. Alla nostra spiegazione che il Codice della Strada prevede bel altro, l’architetto resta interdetto. Non ci crede.

E’ vero, tante menzogne fanno una verità!

E la confusione, montata ad arte da politicanti in cerca di visibilità, da professionisti della demagogia, al solo fine di creare consensi a se stessi ed alla propria parte politica, è tanta. Basta vedere che dietro il “Comitato” si celano due noti personaggi politici. L’uno già consigliere provinciale e l’altro dirigente del PD.

Il contratto firmato dal Comune di Trapani colla società concessionaria delle “strisce blu”, poi, è quinquennale. Nessuno può recedere senza grossi costi per la collettività. Quindi discutere di “strisce blu” è inutile. Salvo se per suggerire delle piccole migliorie. Migliorie cui l’Amministrazione è disponibile a dare attenzione e realizzazione. Già alcune sono allo studio o stanno per essere attuate. Dal ridurre i parcheggi a pagamento in via Marino Torre e riposizionarli anche in via Vespri. Dal prevedere un nuovo bus navetta dal Cimitero (Litoranea) a Piazza Vittorio, a favore dei lavoratori di Casa Santa che si debbono recare in centro.

Ma se vogliamo il progresso della città, mettersi di traverso ai “posteggi a pagamento” è sbagliato. Le “strisce blu”, infatti, oltre ad assicurare un posto di lavoro “in regola” a poco meno di un centinaio di giovani trapanesi (cosa anch’essa da non sottovalutare), assicura disponibilità di posteggi liberi per chi deve recarsi presso uffici pubblici a sbrigare faccende o boutique a fare compere. Rendono il traffico piu’ fluido (arrestando il fenomeno della “doppia fila”). Conseguentemente riducono i consumi di carburante (per i classici “giri” alla ricerca del posto libero) e l’inquinamento. Magari, è soprattutto questa poi la finalità, inducono all’utilizzo di altri mezzi di trasporto alternativo (bus, ed il Comune ha ridotto ad appena 25 euro al mese l’abbonamento; scooter; bici; e perché no … i piedi) sempre per migliorare, alla fine, la nostra salute.

Stesse battaglie l’Amministrazione sostenne per la chiusura al traffico della Via Garibaldi. Ma chi si sognerebbe, oggi, di rimettere le auto nel nostro bel Centro Storico? Neanche un pazzo. Quindi pazientiamo ed adattiamoci alla nuova iniziativa che, da buon padre di famiglia, sta portando questa volta l’Amministrazione.

Potrebbero interessarti anche...