TRAPANI, CONSIGLIERI BUNGA BUNGA!

Peppe Ruggirello

Peppe Ruggirello

TRAPANI – Voglio andare controcorrente. Voglio spendere delle parole a favore dell’amico Peppe Ruggirello. A favore di un uomo che da tre giorni è gratuitamente sputtanato sulla stampa. Affiancato a “favori” dati ed ottenuti. A prestazioni sessuali ricevute da avvenenti giovani buttane dell’est e, sembrerebbe, anche di transessuali. Una persona distrutta nell’immagine di uomo tutto d’un pezzo e pure condannato a subire gli arresti domiciliari in casa colla moglie.

Riteniamo indecente buttare in prima pagina la foto di Peppe Ruggirello, stimato padre di famiglia e funzionario dell’ufficio delle entrate, come un delinquente qualsiasi.

E perchè poi? Per aver aiutato degli amici. Per averli – riporta la stampa – avvisati d’ispezioni dell’ufficio delle entrate in procinto di giungere nei loro locali, per aver annullato un verbale da 100.000 euro. E se poi questi amici si sono voluti sdebitare sostenendo, coi voti propri e quelli dei propri familiari, l’amico Ruggirello alle elezioni e contribuendo così alla sua elezione a consigliere comunale fra i banchi del centro-destra, oppure invitandolo ad assistere agli spettacoli un po’ scollacciati nei propri locali, dove sta il reato?

“Dagli uffici della squadra mobile di Trapani – scrive Luigi Todaro sulle pagine regionali del Giornale di Sicilia di domenica 27 marzo – è uscito a testa bassa, cercando di coprirsi il volto con il bavero del cappotto scuro che indossava”.

A fianco queste righe che scolpiscono un uomo colpito nella propria dignità, campeggia la foto di Ruggirello, con sotto il braccio una cassetta della frutta con dentro dei documenti, accompagnato da un agente della polizia. Sopra l’infamante titolo: “Retata anti-prostituzione, sei arrestati. Consigliere comunale ai domiciliari”.

Nella cronaca cittadina dell’edizione di lunedì 28 marzo dello stesso quotidiano regionale alla foto di Ruggirello si affianca un articolo che riporta talune intercettazioni che si trovano nel carteggio dell’inchiesta. Giuseppe Lucchese, uno dei gestori del giro di buttane, parla chiaramente di “pompini” promessi dalle squillo in cambio di 100 euro.

Martedì, invece, nel giro del locale spuntano anche i “trans” rifilati come “donne” ad ignavi (!) clienti poiché le buttane sono tutte “sistemate” (già impegnate, cioè, per quella sera). Noi siamo certi che Peppe non sarà cascato nel tranello.

Insomma una storia sporca e boccaccesca dal quale siamo certi che Ruggirello, nonostante la cattiva stampa, e le accuse di corruzione e concussione
che si uniscono a quelle di concussione, falso ed abuso d’ufficio che già gli sono state notificate per altra inchiesta nel novembre 2009, ne uscirà piu’ forte di prima.

Perchè a lui, ex-Alleanza Nazionale ed ora Forza del Sud (una costola del PDL) quei 482 cittadini che già nel 2007 lo votarono, non mancheranno di confermare la propria fiducia. Perchè a Trapani non c’è “bunga bunga” che tenga. A Trapani non si votano le idee ed i programmi, ma si vota per gli amici. Agli amici potenti, che danno o possono dare “favori”.

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