Trapani, Vito Damiano prossimo sindaco a CinqueStelle?

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Il sindaco Vito Damiano è al 102° posto di “gradimento” dei Comuni capoluogo italiani secondo una classifica redatta da un istituto di ricerca e pubblicata, pochi giorni fa, dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”.

In particolare, all’ultimo posto di “gradimento” è indicata la sindaca di centro sinistra di Alessandria, signora Maria Rita Rossa (42% di “gradimento”); al penultimo quella di Roma, la grillina signora Virginia Raggi (al 44%); infine, al terzultimo, al 102° posto come detto, quello di Trapani, signor Vito Damiano (al 45%). Interessante rilevare come anche il sindaco di Ragusa, anch’esso grillino, Federico Piccitto, stia messo male come “gradimento” (98° posto, appena col 46%). Sullo stesso gradino pure il sindaco di Messina, signor Renato Accorinti, espressione di Liste Civiche.

Naturalmente si sono aperte, in città, le bocche di chi non lo apprezza. Giù commenti negativi sui social …

Vito Damiano, ecco cosa apprezzo della sua gestione

Qui voglio esplicitare la mia posizione, in proposito. Come è noto, la mia posizione su “Damiano” è più articolata.

Sono assolutamente insoddisfatto del bilancio dei suoi quasi cinque anni di sindacatura.

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Lucia di Lammermoor al Pardo

Poi, però, se guardiamo ad alcune sue singole iniziative, sono sicuramente contento che sia riuscito a salvare tanto il “Luglio Musicale” quanto la “Biblioteca Fardelliana”, quando, all’indomani che la Provincia ha smesso di contribuire alle spese di tali Enti, questi rischiavano seriamente di chiudere o, comunque, drastici tagli alle attività ed al personale.

Di Damiano apprezzo l’aver “salvato” il personale ex AIPA – quello delle “strisce blu” per intenderci – ed aver assegnato il servizio dei parcheggi a pagamento all’ATM. Apprezzo l’aver contribuito allo svolgimento di una “Prima” lirica al Teatro “Pardo” (Conservatorio di Trapani). Apprezzo l’impegno nel settore idrico dove le “emergenze” e le “carenze idriche”, a polso, mi sembrano siano state inferiori rispetto a quelle delle passate gestioni.

Apprezzo, infine, la gestione finanziaria ed economica del Comune e della Trapani Servizi che ha consentito di evitare ulteriori massacranti aumenti della TARI, la tassa per lo smaltimento della spazzatura.

Vito Damiano, ecco cosa à mancato nella sua gestione

Ma devo dire, con altrettanta onestà intellettuale, che la città non aveva bisogno solo di questo.

E che, su tutto il resto, lui è mancato.

Gli impianti sportivi chiusi, o parzialmente chiusi, l’acqua che giunge sempre a giorni alterni, l’assenza o insufficienza iniziative per la valorizzazione del patrimonio cittadino – vedi le condizioni attuali del Lazzaretto [Vedi come si è ridotto] o del Bastione dell’Impossibile [Vedi come si è ridotto] – ed il potenziamento del turismo, l’assenza di alcuna seria iniziativa per il miglioramento della mobilità urbana (ZTL colabrodo), il mancato aumento del verde pubblico, il mancato potenziamento dei Centri Sociali, lo bocciano inesorabilmente.

E se Vito Damiano si ricandidasse?

Gradimento sindaci 2016Però, … però, se parliamo di statistiche, e torniamo all’indagine pubblicata da “Il Sole 24 Ore” dobbiamo precisare che Damiano è stato votato al primo turno solo da circa il 19% dei trapanesi e che l’attuale gradimento del 44% significa che, in cinque anni, ha più che raddoppiato il proprio “gradimento” fra i cittadini.

E se parliamo di numeri, occorre pure ricordare che, dalle prossime elezioni, diventerà sindaco chi raggiungerà il 40% di consensi fra gli elettori. Il 44% di Damiano, quindi, lo pone – in caso scegliesse di ricandidarsi – come “papabile” nuovo sindaco.

Chi potrà candidarlo, però? Né il PD – che ha già “lanciato” Piero Savona – né i Partiti che lo hanno abbandonato in questi cinque anni (Forza Italia ed … “Uniti per Fazio”).

Vito Damiano potrebbe essere il sindaco ideale dei Cinque Stelle, però.

E’ certamente onesto. Ha amministrato Trapani per cinque anni, ha avuto fra le “mani” centinaia e centinaia di milioni di euro, senza mai nessuno abbia potuto solo adombrare un fatto di corruzione o di semplice clientelismo. Quindi non onesto a parole, come posso essere io, ma onesto “certificato” da cinque anni di onesta amministrazione.

E’, in più, certamente esperto perché conosce il funzionamento del Comune ormai.

E’ stato, probabilmente, incapace di soddisfare tutti i bisogni dei cittadini, ma in questo è perfettamente in linea coi sindaci grillini di Roma, Virginia Raggi (103° posto), e di Ragusa, Federico Piccitto (98° posto).

I ragazzi del Meetup di Trapani ci facciano un pensierino su. Che l’idea Damiano sia un’idea vincente per vedere una bandiera pentastellata svolazzare sul balcone di Palazzo d’Alì?

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