Il turismo nostro futuro? Se ne dibatte in rete

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Turismo, turismo, turismo. A Trapani ci si riempe la bocca di questa parola che fornisce occupazione e muove l’economia del nostro territorio. Pochi, però, da affrontare il tema non con luoghi comuni ma dati tecnici e comparazioni approfondite (“Case Story”).

Parlando di discussioni sui “luoghi comuni”, un buon esempio si trova su il sito web di Luca Sciacchitano, Hotel-Trapani. Il blogger ha recentemente intervistato, a proposito di turismo, Antonio Sammartano, esperto d’arte, Ignazio Billera e Paolo Salerno, imprenditori nel settore della comunicazione ed organizzatori di eventi.

Paolo Salerno ammette: Il turismo a Trapani è ancora bambino”. L’imprenditore sostiene che per studiarlo e svilupparlo occorre mettere “in rete tutte le risorse disponibili da parte di tutti gli operatori più sensibili”.

Gli fa fa eco, Ignazio Billera: Serve un “Consorzio vero”, precisa. Billera poi spiega come sia necessario “unirsi per avere una sola voce che possa urlare e farsi quindi sentire ed ascoltare da chi può, ed ormai deve, prendere le decisioni finali”.

In realtà, l’Organismo proposto da Salerno e Billera esiste già: si chiama Camera di Commercio. Ma, semplicemente, non funziona. E nessun imprenditore ne reclama il corretto funzionamento, benchè paghi una tassa di iscrizione. E ad “Urlare”, come chiede Billera, già ci pensa, senza risultati apprezzabili, il comico Beppe Grillo: servono, invece, le idee e poi un voto consapevole, e allo stesso tempo coraggioso, a favore di chi ascolti i suggerimenti e guidi un rivoluzionario cambiamento nell’offerta turistica cittadina.

Antonio Sammartano, però, centra subito la questione: Il turismo è affamato di arte e cultura. Ogni anno milioni di persone viaggiano nel mondo per visitare un luogo d’arte o partecipare a un evento culturale. Bisogna programmare e offrire seriamente”.

L’esperto d’arte insiste e denuncia chiaramente come, a Trapani, Abbiamo luoghi meravigliosi (penso all´ex mercato del pesce che dovrebbe tornare ad essere un mercato) lasciati praticamente ammuffire”!

Noi pensiamo, però, che dalle “chiacchere” da blog bisogna passare alle proposte concrete. Strettamente nell’ordine: Quale Trapani” vogliamo offrire al turista (e, perché no, anche al trapanese stesso), “quante sono le risorse per investire” (tassa di soggiorno, quanta ne ha incassata finora il Comune?), “che servizi vogliamo garantire” (spiaggie attrezzate, zone pedonali, piste ciclabili, trasporto pubblico, musei, manifestazioni ecc).

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