VALDERICE, IL PD POLEMIZZA CONTRO IL QUARTO STATO

Camillo Iovino

Camillo Iovino

VALDERICE (TRAPANI) – Il «Quarto Stato» è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce. Il «Quarto Stato» oggi è al centro di una dura polemica fra il sindaco di Valderice Camillo Iovino e i post-comunisti del PD. I «democratici» criticano il sindaco che ha voluto un copia del dipinto in Comune.

Il giovane esponente del PD Francesco Cicala ha «interrogato», lo scorso 14 giugno, il sindaco Iovino (PDL, ma di origine «socialista») per rilevare come «la risposta dell’amministrazione comunale di DESTRA all’attuale crisi economica è assolutamente contraddittoria, in quanto nonostante la situazione di difficoltà vissuta dai nostri concittadini, il sindaco ha ritenuto NECESSARIO acquistare un quadro per la somma di 2.400 euro».

Francesco Cicala (PD)

Francesco Cicala (PD)

Per Cicala la «decisione di acquistare il quadro risulta ancor piu’ incomprendibile, alla luce della decisione del Comune di Valderice di stipulare 49 contratti di diritto privato con i lavoratori precari riconoscendo loro un minomo stipendiale di circa 300 euro mensili, giustificando la scelta con presunte difficoltà di bilancio».

Nella sua replica dello scorso 27 luglio Camillo Iovino non ha marcato di sottolineare come «la Sua posizione (del Cicala, NdR) sembra nascondere la stizza di chi è stato scavalcato a sinistra: questo mi dispiace, ben lungi da me la volontà di crearle questi disagi».

Iovino ha ammesso che la scelta dell’acquisto «è una scelta non discrezionale, anzi direi discrezionalissima», ma che lui si sente «legato sentimentalmente a questo quadro» per la sua «formazione politica»: «con la scelta dell’opera artistica il quarto stato ho creduto e credo di interpretare e rappresentare le vicissitudini della nostra classe operaia, della nostra comunità in cammino, delle mie e delle nostre radici, le radici dell’agro-ericino, ben salde nel sudore delle lotte che idealmente evoca detto quadro».

Il Quarto Stato

Il Quarto Stato

Quella del «Quarto Stato», quindi, aggiunge Iovino, nella propria risposta al democratico Cicala, «non rappresenta un acquisto ma una scelta politica che mi sono preso l’onore e l’orgoglio di difendere. Qualche problematica tirata in ballo ad arte – la questione dei 49 lavoratori – è alquanto pretestuosa ed inopportuna».

Concludendo la missiva Iovino non ha potuto evitare, infine, di ricordare la «interminabile sfilza di atti amministrativi inerenti a spese inutili ed improduttive che, negli anni passati, hanno riportato anche la sua (sempre di Cicala, NdR) firma».

Onestamente crediamo che da un esponente della sinistra (!) avremmo preferito un qualche altro esempio per dimostrare eventuali sprechi della Giunta Iovino. Gridare allo spreco per una spesa di 2.400 euro per un opera di cm. 300 x 157 e che raffigura la classe operaia, in un paese con la storia di Valderice, ci sembra proprio una cosa proprio … abominevole.

La «sinistra» a Valderice è proprio messa male!

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