Villa Margherita, Sugamele: Liberiamo gli uccelli

Trapani, 23 settembre 2003 – Le famiglie, e sono molte, che frequentano la Villa Margherita, in pieno Centro, a Trapani, sa che, in un angolo della stessa, si trovano tutt’oggi delle gabbie con alcune specie di volatili (sino alle galline) e di roditori (conigli, soprattutto).

Si tratta di animali che, senza alcun valido motivo, vivono fuori dal proprio ambiente naturale. Animali che rappresentano anche un onere per le casse del Comune per l’accudimento (mangime) e la pulizia delle gabbie.

Ci stranizza che nessun animalista sia fermamente intervenuto sul tema.

In passato, tuttavia, a leggere le cronache del “Giornale di Sicilia” del 23 settembre 2003, si era fatta sentire la politica, quella piccola nei numeri ma grande nelle idee.

«Liberiamo gli uccelli e restituiamo decoro ad un angolo dei nostri giardini pubblici». E’ quanto affermava il componente dell’esecutivo dei Verdi, l’avvocato Antonino Sugamele, in un comunicato stampa.

«Mi sono chiesto diverse volte perché i trapanesi dovrebbero portare i propri bimbi a vedere gli uccelli ingabbiati a Villa Margherita», continuava l’avvocato Sugamele. «Oltre a dare un messaggio completamente errato alle generazioni future – sottolineava l’esponente politico -, le gabbie della centralissima Villa Margherita versano in uno stato fatiscente e poco decoroso».

Sugamele, tuttavia, né sui giornali e né nei fatti, ha avuto mai riscontro alla sua proposta.

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