CASO SCRUTATORI: DIETRO LE QUINTE

Mimmo Fazio

Mimmo Fazio

ERICE – All’indomani degli scontri e delle polemiche sul sorteggio “monco” degli scrutatori per le elezioni, affiorano nuovi ed interessanti risvolti. Dichiarazioni che, invece, di chiudere l’ennesima polemica politica promettono di risvegliarne di nuove. Nel frattempo giungono notizie sulle nomine degli scrutatori in quel di Valderice e Trapani. Il problema “scrutatori” si sarebbe “rivelato” anche in tali centri ma con altri “gustosissimi” risvolti. Articolo lungo ma da leggere fino in fondo.-

Come si è detto, metà degli scrutatori, dopo le polemiche, la metà che “toccava” al sindaco Giacomo Tranchida e al consigliere “di Erice che Vogliamo” Michele Errera, è stata oggetto di pubblico sorteggio. La metà che “toccava” ai consiglieri della Destra, Alberto Mazzeo (UDC) e Lella Pantaleo (Forza Italia) è stata “nominata” tramite i … “pizzini” dei “segnalati” (si dice così?).

Franco Mazziota

Franco Mazziotta

Giungono ora le dichiarazioni del consigliere Franco Mazziotta (Forza Italia). Il consigliere ci ribadisce che la strada del sorteggio non era accettabile, non per tutelare gli “amici” elettori, bensì per tutelare la "regolarità" di voto. Alla luce del possibile piccolo margine tra Partito della Libertà e Partito Democratico sarebbero giunte, da Roma precise disposizioni di nominare scrutatori dei “fedelissimi” come “difensori del voto” contro i possibili “brogli” . Nulla di nuovo, dichiarazioni già – più sommessamente – fatte dal consigliere Lella Pantaleo nell’ormai famosa “commedia” – seduta della Commissione elettorale.

Mazziotta, aggiunge, che la “nomina” di qualche scrutatore, dopo tutto, non è un vantaggio per il consigliere perché con alcuni “amici-elettori” che vengono accontentati altri, la maggior parte, non possono essere accontenti e si crea, dopo tutto, solo malcontento tra i propri sostenitori.

A smentire Mazziotta giungono però tre notizie concordanti tra loro.

Valeria Ciaravino

Valeria Ciaravino

La prima, sempre da Erice. Un importante consigliere del centro-destra ci avrebbe assicurato che tra i nomi dei “segnalati” da Alberto Mazzeo e Lella Pantaleo come scrutatori ci sarebbero degli scrutatori in conto “socialisti”, in conto “Franco Denaro” (PD) ed in conto “Valeria Ciaravino” (sempre PD). Addirittura la stessa Daniela Toscano (PD) avrebbe chiesto il “favore” alla Destra di “nominare” alcuni scrutatori per suo conto, salvo poi a rinunciare e non presentare la propria “lista”.

Insomma i consiglieri della Destra anziché nominare 6-7 scrutatori propri “fedelissimi” ne avrebbero nominato 3-4 l’uno per dare “spazio” a quelli del centro-sinistra. Tale “scelta” sarebbe stata dettata dalla prospettiva che tali consiglieri del centro-sinistra voterebbero poi la mozione “scaccia-Tranchida”.

Sinceramente tali affermazioni ci sembrano assurde, ma le riportiamo per la credibilità del primario consigliere della Destra che ce le ha chiaramente riportate. Peraltro, Valeria Ciaravino ci ha raggiunti telefonicamente ed ha energicamente e sdegnatamente smentito quando affermato dal consigliere della Destra. Lei, ha aggiunto, mai potrebbe firmate una "sfiducia" al "suo" sindaco, anche se non ne condivide totalmente le forme decisionistiche e poco partecipative d’operare.

Al contrario, a Valderice, sarebbe stato la Destra a forzare la mano per il sorteggio dato che la maggioranza del sindaco Blunda era orientata per le “nomine”. Dopo la velata minaccia del rappresentante della Destra in sede alla Commissione Elettorale di dare la notizia in “pasto” alla stampa il centrosinistra avrebbe desistito dal proprio intento clientelare ed avrebbe accettato il sorteggio.

Ninni Passalaqua

Ninni Passalacqua

La notizia ancor più clamorosa giunge da Trapani. Un lettore ci ha girato alcune email di un suo scambio di “battute” col sindaco del capoluogo Mimmo Fazio dal qual emergerebbe che a Trapani, al contrario, il sorteggio sarebbe saltato perché il consigliere del Partito Democratico prof. Ninni Passalacqua si sarebbe “impuntato” nel chiedere le “nomine”.

Ecco alcuni passaggi della lettera di Fazio al nostro lettore: «A scanso di equivoci, preciso che prima dell’inizio dei lavori della Commissione ho proposto al rappresentante del Centrosinistra, il consigliere Passalacqua, di procedere all’individuazione degli scrutatori tramite sorteggio. Questi ha seccamente replicato che la norma non lo prevede e purtroppo ha ragione lui. Ai lavori era presente anche il Segretario Comunale, il quale mi ha confermato che non si poteva procedere al sorteggio se non in caso di unanime volontà della Commissione, che non c’era.

A questo punto, si è proceduto applicando la norma. Procedere al sorteggio, in assenza di unanimità della Commissione, o procedere in taluni casi al sorteggio ed in altri alla nomina, come è stato fatto da qualcuno, è illegale. E’ il caso di sottolineare che se qualcuno impugnasse il verbale di nomina, farebbe saltare le nomine stesse».

«A proposito del Consigliere del centrosinistra, ho fatto riferimento a lui, – proseguirebbe Mimmo Fazio – perché avevo acquisito la disponibilità da parte degli altri a procedere con il sorteggio. Se il Consigliere in questione si è dichiarato contrario, evidenziando l’illegalità della procedura, cosa avrei dovuto fare? Fare presentare allo stesso Consigliere un ricorso e fare invalidare le nomine oppure sbandierare ai quattro venti “io non ci sto” e farmi dire bravo? Non vi sembra ipocrita? Mi dispiace se non riesco ad essere ipocrita ed a fare operazioni di facciata, ma, sinceramente, ne vado orgoglioso».

«Personalmente – chiude Fazio – non avevo alcun “pizzino” come lo chiamate voi, ne’ alcun interesse alle nomine».

Abbiamo contattato Ninni Passalacqua per cercare di avere la sua versione dei fatti. Ma si trova fuori sede. Riproveremo al ritorno dal viaggio.

Potrebbero interessarti anche...