ARRIVA CARAVAGGIO E POI?

Dal 15 dicembre si potranno ammirare le 14 tele che arrivano direttamente da malta e con esse una specie di bonus: una tela, “I bari”, acquistata come una copia e invece scopertasi originale (una variante del quadro più famoso).

Ormai se ne parla da tempo e non è più una novità questa mostra che sarà ospitata presso il Museo Pepoli dove resterà fino a Marzo 2008.

Secondo Rutelli, arrivato in città per presentare l'Evento, (questo si davvero grande e con la E maiuscola che gli spetta per diritto e non per via di un contratto capestro firmato dal Comune o dalla Provincia), “l'esposizione, legata al binomio Caravaggio-Sicilia, bene si inserisce in un piu' ampio "viaggio in Italia con mostre, come quelle dedicate al Mantegna, Piero della Francesca e Tiziano, che hanno radici scientifiche e sono di interesse nazionale e internazionale. L'Italia non e' solo Roma, Venezia e Firenze. La Sicilia rappresenta una delle tessere piu' preziose del mosaico nazionale".

Un'aggiunta importante l'ha poi fatta il Senatore D'Alì dicendo che si tratta “di un momento importante, dunque, per poter incentivare nella nostra regione la valenza del turismo culturale, una delle strade che intendiamo percorrere per far crescere il nostro territorio".

Solo che alle parole devono seguire i fatti.

Durante questi quattro mesi non ci si deve naturalmente aspettare un afflusso oceanico di persone come avvenuto visto in precedenza per altri eventi più o meno grandi ma qualcosa di diverso, un flusso meno impetuoso ma certamente non meno importante.

Sta a noi, cittadini ed istituzioni, sfruttare l'occasione che ci viene offerta.

A noi cittadini il compito di offrire un'immagine della città positiva, senza mirare a “spennare il pollo che poi tanto non lo vediamo più”, gentilezza e cordialità per lasciare una buona impressione.

Alle istituzioni il compito di organizzare quante più cose possibili intorno a questa mostra.

Riaprire palazzi e chiese sarebbe un inizio.

Fare uno sforzo per far conoscere la nostra cultura attraverso filmati che facciano, per esempio vedere cosa succede qui il Venerdì Santo, magari presso il Vecchio Carcere, con tappa sucessiva consigliata presso la chiesa del Purgatorio (tenuta aperta).

Presso il museo tenere dei “suggerimenti” (cartelloni, brochure, ecc) che siano una specie di “dopo-Caravaggio”: se vado a vedere la mostra dopo, se voglio proseguire dove vado?

Allora è compito delle Amministrazioni indirizzare il turista verso l'annunziata, verso la chiesa di Santa maria di Gesù con la sua splendida Madonna, la già citata chiesa del Purgatorio, la cattedrale con il suo Van Dyck, la chiesa del Collegio con la splendida sacrestia di Pietro Orlando e ancora l'apertura di alcuni palazzi come Palazzo Riccio di Morana o lo stesso Palazzo D'Alì.

Un'occasione da non perdere per farsi conoscere, abbiamo 4 mesi per presentarci al mondo che ama l'arte e la cultura, ne abbiamo perso un po troppo fin ora non pubblicizzando abbastanza l'evento su giornali e TV (spot anche su reti e giornali nazionali) ma possiamo ancora recuperare, basta che chi dice che la nostra città può puntare al turismo culturale faccia seguire alle parole i fatti.

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