CASSIERE: DE SANTIS ACCUSA …

Giovanni De Santis

Giovanni De Santis

Dopo avere seguito pressoché silenziosamente il tormentato e, a tratti, controverso iter della proposta di delibera riguardante la realizzazione di un centro commerciale in contrada Cassiere, non posso più tacere su diversi aspetti della questione che, a questo punto, mi sembrano degni di una particolare attenzione non soltanto da parte del Consiglio Comunale ma anche di altre Autorità.

Nell’esercizio delle mie funzioni di Consigliere Comunale ho, da un lato, esaminato con spirito “laico” tutti gli atti amministrativi relativi al centro commerciale in argomento e, dall’altro, ho osservato i comportamenti di quanti si sono occupati della questione nell’esercizio di pubblici uffici, evitando di accodarmi ai tanti altri che, a vario titolo, hanno trascorso gli ultimi mesi a parlare, anche a sproposito, sull’argomento.

Detto ciò e preso atto della richiesta formulata da diversi Consiglieri Comunali di convocare una sessione “ad hoc” del Consiglio Comunale per esaminare la delibera sopra cennata e constatato l’inusitato pronto riscontro dato dal Presidente del Consiglio Comunale di Trapani che, senza nemmeno consultare la Conferenza dei Capigruppo per inserire la sessione straordinaria richiesta nel calendario dei lavori del Consiglio stesso, ha convocato il massimo consesso civico per il 6 dicembre prossimo venturo, mi pongo e sottopongo alla valutazione dei destinatari di questa lettera, i seguenti quesiti:

  1. È formalmente corretto convocare un Consiglio Comunale straordinario con all’ordine del giorno un argomento già inserito nell’ordine del giorno della sessione ordinaria dello stesso Consiglio, ancorché la stessa si sia chiusa? Se i motivi di straordinarietà d’urgenza trovavano riscontro nei fatti, non sarebbe stato più corretto proporre, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio, l’inversione dell’ordine del giorno mediante il prelievo del punto riguardante il Centro Commerciale? Per quale motivo la data del Consiglio Comunale straordinario non è stata fissata, “sentita la Conferenza dei Capigruppo”, così come da sempre avviene e così come prescrive l’apposito regolamento nella sezione in cui disciplina le competenze e il funzionamento della stessa Conferenza dei Capigruppo?

  1. Perché il Sindaco di Trapani ha più volte tranquillizzato, negli ultimi mesi, i Consiglieri Comunali sull’assoluta insussistenza a loro carico di rischi di natura patrimoniale, legati al fatto che gli stessi tardavano nel porre in trattazione la proposta di delibera in questione e negli ultimi giorni, invece, nonostante le rassicurazioni fornite ufficialmente dalla società interessata alla realizzazione del centro commerciale, si è prodigato nel mettere in guardia gli stessi Consiglieri sui rischi di natura patrimoniale personale, che potevano derivare dalla mancata trattazione con urgenza della proposta di delibera medesima?

  1. È vero che nel corso di una riunione di maggioranza qualcuno dei presenti – così come mi è stato riferito da un Consigliere che vi ha partecipato – avrebbe pronunciato una frase dal seguente tenore: “Voi votate come vi pare sul centro commerciale e poi, in base a come avrete votato, ci penserò io?”

  1. È vero che dopo avere ascoltato la frase sopra riportata un Consigliere ha chiesto a chi l’ha pronunciata se si trattava di una minaccia?

  1. Come mai la V Commissione Consiliare “Igiene e Sanità”, presieduta da un’esponente della “Lista Fazio” ha diramato, così come non aveva mai fatto per altre delibere, due comunicati stampa, il primo per rendere noto il proprio voto negativo sulla proposta di delibera in questione, il secondo per confermare(!) lo stesso voto negativo? La V Commissione “Igiene e Sanità” si è, forse, espressa due volte sullo stesso argomento oppure ha inteso sottolineare, qualora qualcuno non se ne fosse accorto, che era contraria alla proposta di delibera, quasi a voler elidere l’impatto psicologico che avrebbe avuto il parere favorevole espresso dalla II Commissione Consiliare Permanente “Opere Pubbliche e Urbanistica sullo stesso argomento?

il baglio di Contrada Cassiere

il baglio di Contrada Cassiere
  1. Come mai la V Commissione Consiliare Permanente si è dichiarata favorevole alla realizzazione del centro commerciale in altro sito, riprendendo un punto di vista espresso tempo fa dal Sindaco Fazio, dopo essersi guardato bene dal manifestare le sue perplessità nella sede opportuna (conferenza di servizi) e dopo avere firmato “distrattamente” i documenti che hanno dato avvio alla presentazione della proposta di delibera in argomento? Consta ai componenti della stessa V Commissione che vi sia qualche altro sito (terreno) disponibile?

  1. Come mai il dirigente Comunale, Ing. Solina, ha espresso in un primo momento un parere favorevole sulla proposta di delibera e, successivamente, a seguito di uno studio commissionato dal Sindaco per valutare l’impatto del centro commerciale sul traffico veicolare, ha dato parere negativo senza prendere, successivamente, atto di un ulteriore e più completo studio sullo stesso argomento, fornito dalla ditta interessata?

  1. Come mai tutti gli interessati, pur essendone informalmente a conoscenza, hanno ufficialmente ignorato che la II Commissione Consiliare “Opere Pubbliche e Urbanistica” ha effettuato una verifica materiale, previo sopralluogo sul posto, dei dati riguardanti il traffico veicolare nelle ore di punta, indicati nello studio commissionato dal Sindaco, constatando che gli stessi erano totalmente lontani dalla realtà? (A fronte dei circa 1.700 veicoli che gli esperti del Sindaco asseriscono transitare in un’ora nel tratto di strada preso in esame, i membri della II Commissione Consiliare Permanente hanno personalmente constatato che ne transitano, effettivamente, poco più di 600!). A proposito, risponde al vero che il suddetto studio, commissionato dal Sindaco, sarebbe costato ai Cittadini trapanesi ben 15.000 euro?

  1. Come mai molti dei Consiglieri Comunali che hanno assunto per mesi un costante atteggiamento dilatorio sulla trattazione della proposta di delibera riguardante il Centro Commerciale di Contrada Cassiere, oggi hanno fretta di trattarla e non hanno più remore? Non sarebbe stato più coerente lasciare svolgere questo compito ad un soggetto terzo ed indipendente quale un Commissario Regionale “ad acta”, viste le preoccupazioni e le perplessità più volte manifestate dagli stessi Consiglieri, visto il controverso iter della delibera, con i suoi numerosi punti oscuri mai chiariti e viste le polemiche e le illazioni più o meno sotterranee che hanno contribuito ad ingenerare un clima di tensione che non mette certamente in condizione il massimo consesso civico di valutare con la dovuta serenità un’iniziativa imprenditoriale di questa portata?

Sono convinto che qualcuno abbia già deciso in luoghi diversi dal Consiglio Comunale di privare Trapani di un’opportunità di sviluppo, sabotando questa iniziativa.

Se ciò dovesse essere vero, l’unico dato certo è che il Consiglio Comunale, bocciando il progetto proposto – così come credo che farà -, favorirà indirettamente gli imprenditori titolari del centro commerciale “Belicittà” di Castelvetrano, che non avrà più rivali in provincia e verso il quale si indirizzeranno anche i consumatori trapanesi.

In tal modo l’epicentro commerciale della provincia sarà localizzato nella valle del Belice, a testimonianza dell’inconsistenza politico-amministrativa ed economica del capoluogo.

Un ultimo interrogativo che mi pongo e che giro al sig. Sindaco di Trapani è il seguente: “Come mai la stessa solerzia e puntigliosità che hanno caratterizzato il controllo dell’iter della delibera relativa al Centro Commerciale di contrada Cassiere non è stata mostrata qualche anno fa, allorché vennero trasmesse al Consiglio Comunale alcune proposte di delibera, aventi per oggetto non già approvazioni di progetti in variante – come quella in esame – bensì vere e proprie varianti urbanistiche tra cui quella (assolutamente legittima al pari dell’altra riguardante il centro commerciale) per la realizzazione di uno stabilimento per la produzione di vino, ad opera di una società che – se non ricordo male – rispondeva al nome di “Vigna Verde”?

Nessuno si è indignato, allora, per il fatto che è stata resa “cementificabile” una bella fetta di verde agricolo che costeggiava, in posizione panoramica, il tratto d’autostrada che precede l’ingresso a Trapani! Come mai? Forse in quel periodo chi di dovere non era dotato di buona vista, di buon udito, di buona favella e di buona penna?

Mi auguro, infine, che il Presidente del Consiglio Comunale di Trapani, verificata l’infondatezza dei miei dubbi in ordine alla legittimità della convocazione del Consiglio Comunale in sessione straordinaria sull’argomento in questione, voglia disporre a che l’eventuale dibattito consiliare venga trasmesso dalle emittenti locali, in ossequio ad un’esigenza di trasparenza che, dati i lati oscuri evidenziati nella gestione dell’intera vicenda, è quanto mai sentita.

Tanto dovevo per opportuna conoscenza dei soggetti istituzionali interessati all’argomento e per la cittadinanza trapanese che deve sapere tutta la verità sul centro commerciale.

Giorvanni De Santis

(consigliere comunale Trapani – Democratici Liberi)

Potrebbero interessarti anche...