CHE CI AZZECCANO I SOLDI ALLA POLIZIA?

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Francesco Borghi

ERICE – Non bastasse il “fronte interno” che lo vede scontrarsi col Consiglio in primis ed ora coll’Assessorato regionali agli Enti Locali per “accelerare” lo scioglimento del Consiglio stesso, per il sindaco di Erice si apre un nuovo “fronte di scontro esterno” col cittadino-contribuente, così suole definirsi, cavalier Francesco Borghi. Questa volta Borghi contesta, tra l’altro, all’Amministrazione l’erogazione di fondi comunali a favore della Questura e della Casa Circondariale di Trapani.

Sostiene Borghi – in una nota indirizzata al sindaco lo scorso 20 agosto – che tali “Con riferimento ai presunti contributi comunali sopra citati, giova evidenziare che la legge, fino a prova contraria, non è cambiata. In merito esiste ancora, infatti, la legge nr. 121/81, art.6, che sancisce maniera precisa chi sono i soggetti deputati in materia di tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica e della criminalità. Ci sono problemi di fondi sulla e di prevenzione repressione nel sicurezza territorio trapanese? A mio modesto avviso, quindi, che ci pensino i Ministeri interessati”.

Altre e “tante”, per Borghi, solo le “problematiche che attanagliano il territorio e sono anch’esse priorità da non sottovalutare”.

Il cavalier Borghi pone l’esempio della necessità del “recupero della scuola elementare denominata Baden Powell, abbandonata dal lontano 1999”, in pieno quartiere San Giuliano.

Il cittadino-contribuente, evidentemente deluso, come tanti in onor di verità, dall’Amministrazione ericina contesta, infine, il sindaco “Giacomo Tranchida, che tanto riesce a far parlare di se, specie in questo periodo, ma non può continuare a stupire con la sua politica demagogica, mediate “effetti speciali d’immagine”, anti-quello & anti-quell’altro, annuncia, promesse, trenino a cremagliera, propagande, manifestazioni, passerelle e intitolazioni, ma con risposte e fatti concreti alle legittime domande dei cittadini amministrati. Dalle parole ai fatti palesi. Questa è la vera legalità e l’antimafia”.

Una politica, insomma, assurda e populista del sindaco che è ormai alle corde, perchè di questa politica la gente è largamente stufa”.

In conclusione della sua nota Borghi si chiede e chiede “se l’Amministrazione comunale ericina è anche un Ente di assistenza e beneficenza per le Forze di Polizia, in assenza di fondi”, “a che titolo, o contributi comunali sarebbero destinati alla casa circondariale di Trapani”, e“se è stata recuperata la somma di euro 85.680, già erroneamente versata dal Comune (sindaco Sanges nel 2007, ndr) al CIP”.

In proposito del contributo di Tranchida, coi soldi dei cittadini, alla Casa circondariale di Trapani, interviene il dirigente nazionale della UIL penitenziaria Chicco Veneziano a spiegare – tramite la pubblicazione su FaceBook di una nota del 18 agosto del sindaco pro tempore – che le somme di cui all’argomento sono “25.000 euro da destinarsi alla realizzazione di impianti di videosorveglianza per la Casa Circondariale di San Giuliano e 15.000 euro per il perseguimento delle finalità di cui alla delibera n. 50 del 6 marzo 2009 della Giunta ericina” ovvero alla Squadra Mobile di Trapani, per l’acquisto di carta, cancelleria, carburante per far fronte alle indagini di polizia giudiziaria.

Come direbbe Antonio Di Pietro, “e che c’azzecca” con l’Amministrazione di un Comune?

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