Damiano si difende: Ecco cosa ho fatto in tre anni!

Vito Damiano

Vito Damiano

Non vuole finire il proprio mandato con l’ignominia di essere, di essere stato, un sindaco che non ha fatto nulla per la propria Città.

Vito Damiano ha scritto e presentato al Consiglio comunale, lo scorso 7 settembre, la propria relazione, a favore di chi ha la memoria corta, a favore di chi «ha scelto lo strumento della diffamazione, della delazione anonima, della sterile ed improduttiva polemica» e in risposta a chi «senza produrre o costruire nulla per la collettività» ha solo contribuito alla «diffusione del malcontento».

C’è del positivo nella relazione di Vito Damiano

Sicuramente l’iniziativa più visibile della sua Amministrazione, almeno per chi ne ha potuto fruire, è stata quella della progettazione che ha consentito (anno 2014), al Comune di Trapani, di avere «accesso alle agevolazioni previste per le cosiddette Zone Franche Urbane, volto a favorire lo sviluppo economico». Questo ha permesso a 480 imprese di ricevere un importo medio di 15.237 euro ciascuna.

Il sindaco Vito Damiano non dimentica poi di citare come «Nel mese di aprile del 2014 questa Amministrazione ha ottenuto un finanziamento di 15 milioni di euro da destinare ai lavori di ammodernamento di parte della rete di distribuzione dell’acqua potabile nel territorio comunale». Il progetto è stato aggiornato ed a breve andrà in appalto; l’anno 2016 potrebbe essere l’ultimo – grazie a questo sindaco, insomma – nel quale Trapani soffrirebbe di carenza idrica.

Damiano ricorda, in proposito, a proprio merito «La guerra dell’acqua, promossa con maldestro tentativo e persa dal sindaco di Erice, che ha solo prodotte denunce in capo a questo sindaco [cioè lo stesso Damiano, NdR] per aver difeso, riuscendovi, a tutelare gli interessi della propria collettività».

Fly For Peace

Fly For Peace

L’Amministrazione, ricorda, ancora il sindaco, s’è mossa anche per promuovere gli “Eventi” tanto proseguendo la strada anche della precedente amministrazione (con il sostegno a delle regate veliche internazionali svoltesi tanto nel 2013 che nel 2014) quanto con l’innovativa manifestazione “Fly for peace” (2014) con lo spettacolo della pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare nazionale, le frecce tricolori.

Una manifestazione che io, personalmente, ho contestato ma che, indubbiamente s’è svolta: “Fly for peace, fly for ipocrisia“, scrissi.

«Un ritorno d’immagine e pubblicitario, grazie anche alle 5 ore di diretta RAI – spiega Damiano in merito all’ultimo evento – che Trapani non aveva MAI conosciuto»! Evento, questo delle “frecce tricolori” – precisa il sindaco – che si ripeterà nel 2016.

Fra i propri successi nel campo sociale, Damiano ascrive l’istituzione della “Consulta dei cittadini stranieri” (2012), quella del “registro delle coppie di fatto” (2014), dello “sportello d’informazione e consulenza per i soggetti sordi”.

Tutto ciò anche se, ad onor del vero, “La Consulta degli immigrati non è attiva“, come ha denunciato il suo presidente Mourad Aissa.

Fra le innovazioni prodotte, invece, nel settore della “mobilità e del traffico”, la «l’introduzione, nell’estate 2014, di un servizio di mezzi pubblici nelle giornate di sabato e domenica per le spiagge del litorale nord, per la funivia ed il Museo Pepoli».

randagiIl sindaco, quindi, non dimentica di ricordare come altre sue iniziative sono in fase di completamento: nell’agosto 2016 è previsto, ad esempio, il «completamento di un Centro per il ricovero e l’assistenza di animali d’affezione» in contrada Cuddia i cui lavori sono iniziati nel dicembre 2014.

L’Amministrazione Damiano – scrive nella relazione il sindaco – ha inteso, quindi, voler «accreditare la Città di Trapani nel panorama musicale nazionale ed internazionale attraverso l’eventoTrapani città mediterranea della musica”», organizzato tramite l’Ente Luglio Musicale trapanese.

L’ultimo successo, ma il più importante a suo avviso, che Damiano sottolinea è quello di aver condotto al «risanamento economico» l’Ente Comune, che versava in «oggettive difficoltà economico-finanziarie», «accantonando una politica populista».

Insomma i fatti ci sono. Forse ne è mancata l’adeguata pubblicità; forse gli Organi d’informazione han preferito dare spazio a polemiche, ad a volte ingiuste accuse; forse l’Amministrazione Damiano è stata penalizzata dalla propria decisione di non voler spendere risorse economiche in “comunicazione” (ovvero comprare spazi a pagamento sui giornali e sulle televisioni, come han fatto precedenti Amministrazioni in passato).

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Ma Damiano non si ferma qui, nella sua relazione.

Vuole precisare, e fa bene, il contesto nel quale ha dovuto lavorare.

L’attuale Amministrazione risente, ha spiegato il generale Damiano nella relazione, «ancora delle conseguenze che portarono, nel 2011, allo sforamento del Patto di Stabilità interno». «Tale scellerato ed improvvido travalicamento dei limiti imposti» ha vietato al sindaco, fra l’altro, di «poter accendere mutui» necessari ad avviare nuove opere.

Le «spese in conto capitale effettuate nel primo semestre» del 2012 (ultimo periodo dell’Amministrazione Fazio), a loro volta, hanno poi «pesato gravemente sul bilancio 2012».

Dei “famosi” 34 milioni di euro di “avanzo d’amministrazione” presente nell’ultimo conto consuntivo approvato dal precedente sindaco Fazio – aggiunge sempre Damiano – «va anche detto che non è stato possibile utilizzarlo sulla base sulla rilevante ammontare dei residui attivi [ovvero i crediti vantati dal Comune, NdR] dello stesso anno (116 milioni di euro)», che in una parte consistente si sono rilevati «crediti di dubbia esigibilità».

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L’azione amministrativa, poi, conclude il primo cittadino, è stata fortemente condizionata anche, e forse soprattutto, «dai consistenti tagli ai trasferimenti statali e regionali, attraverso la contrazione e la limitazione della spesa»: «si consideri – spiega il primo cittadino – che nel 2010 i trasferimenti ammontavano complessivamente a 22,9 milioni di euro … nel 2014 a 10,6 …»: «la riduzione dei trasferimenti complessivi considerando anche l’annualità 2015 va ben oltre il 60%».

Insomma s’è fatto; e s’è fatto il possibile.

L‘intera relazione è disponibile sul sito internet del Comune di Trapani (25,8 MB).

E, Tu che ne pensi?

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