Elena Galuppo: Noi mettiamo in primo piano il Capitale Umano!

Elena Galuppo

«Noi di Città a Misura d’Uomo non abbiamo parametri vincolanti, noi investiamo sul Capitale Umano ed il nostro capitale siete voi concittadini». A sostenerlo, intervenendo in una manifestazione del movimento svoltasi lo scorso sabato, la dottoressa Elena Galuppo, bancaria e candidata al Consiglio comunale di Trapani per “Città a Misura d’Uomo

«Investire sul capitale umano – ha spiegato nel proprio intervento Elena Galuppo – , significa promuovere le professionalità, le competenza, le intelligenze e soprattutto l’entusiasmo dei giovani che spesso sono etichettati negativamente quando invece sono capaci di sorprenderci al di là delle nostre aspettative e/o preclusioni mentali».

Galuppo: ecco alcune idee per il lavoro e per l’identità

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«Cosa può fare allora il Comune?  Deve, ed è quello che noi faremo, promuovere la creatività imprenditoriale in particolare dei giovani con soluzioni di co-working e cioè mettendo a disposizione locali e risorse iniziali di gestione per le startup, privilegiando quelle attività che sono vocazioni naturali del territorio, parliamo di settore agroalimentare biologico, servizi per il turismo e artigianato locale», ha precisato la candidata consigliere.

«Sull’artigianato locale in particolare, abbiamo condotto un’interessante ricerca sull’utilizzazione dell’abbondante poseidonia spiaggiata che attualmente costituisce un costo di smaltimento per il Comune che invece dovrebbe essere vista come l’ennesima risorsa regalata dal mare stante la molteplicità di utilizzazioni che potrebbe avere in ambito edilizio come materiale isolante, per l’arredo di esterni, tettoie, stuoie, ombrelloni ecc…», ha provato a suggerire Galuppo.

La candidata al Consiglio di Trapani per “Città a Misura d’Uomo” ha così concluso il proprio contributo: «Ma il capitale umano sul quale puntiamo non sono solo i giovani, ma l’intera cittadinanza che deve sviluppare un senso di appartenenza al territorio tale da averne a cuore la cura. Per questo l’amministrazione deve promuovere il rionalismo recuperandone le antiche denominazioni, in un viaggio storico culturale sulla nostra identità, e suscitandone di nuove. Funzionale al campanilismo rionale sarà la promozione di concorsi e competizioni».

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