I COSTI DELL’EMERGENZA RIFIUTI

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – Meno di sette giorni è durata, lo scorso febbraio, l’emergenza rifiuti ad Erice, precisamente dal giorno 22 al giorno 27, ma è costata alla comunità ericina ben 25.774 euro. Come ricorderete, il Comune di Trapani aveva comunicato – lo scorso 22 febbraio – la temporanea chiusura e quindi l’indisponibilità “della discarica di contrada Borranea (dove il Comune di Erice smaltisce i propri rifiuti dal settembre 1987, NdR) in attesa del rinnovo dell’atto autorizzativo da parte del Ministero dell’Ambiente”.

Contemporaneamente l’ATO Terra dei Fenici Spa invitava i Comuni interessati a “conferire i rifiuti raccolti presso la discarica di Siculiana”.

Tale diversa incombenza, sia pure per un così piccolo periodo di tempo, è costata, come dicevano, al Comune, e quindi ai cittadini, 25.774 euro. Tale spesa si è resa necessaria in parte per i maggiori oneri di trasporto (da Erice a Siculiana) che sono stati liquidati alla M.Eco. srl di Trapani (11.666 euro), in parte come contributo alla gestione operativa, post-operativa ed agli investimenti per la realizzazione della terza vasca a Siculiana e sono stati liquidati alla società Catanzaro Costruzioni Srl di Favara (13.108 euro).

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rifuti in via madonna fatima (agosto 2007)

Oggi, con determina 219 del 30 luglio del responsabile del settore Ecologia, arch. Andrea Denaro, si è provveduto alla materiale liquidazione del debito.

Resta incredibile credere nell’efficienza della Pubblica Amministrazione che giunge in ritardo a definire un semplice rinnovo di autorizzazione causando oneri cospicui per la collettività.


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