IDV SI SPACCA! GIUFFRE’ SBATTE LA PORTA A CAUSI!

Giannantonio Giuffre

Giannantonio Giuffre

ERICE (TRAPANI) – «Stanco della situazione politica che si sta venendo a creare, ad Erice in particolare, ma non solo, destinata a mio giudizio a condurci all’isolamento» Giannantonio Giuffrè, referente comunale di Italia dei Valori per Erice, in una lunga lettera-denuncia indirizzata a Antonio Di Pietro, Leoluca Orlando ed al Segretario Regionale sen. Giambrone, annuncia la sua «autosospensione» dal Partito e la sua contestuale adesione alla «associazione civica e politica “Erice che vogliamo”, facente capo all’attuale Sindaco di Erice Giacomo Tranchida». Nel documento durissima accuse al «sig.» Nicola Causi, dirigente e consigliere di Italia dei Valori Trapani.


Nicola Causi è una sorta di «ras» del genere «prima repubblica». Uno che non da spazio, nel partito, agli altri
tanto che, denuncia Giuffrè, «inizio’ a farmi la guerra» perchè «nelle Elezioni Provinciali del 2006 risultai il primo della lista con 369 voti davanti al sig. Nicola Causi (272 voti), evidentemente sentendo minacciata la sua “supremazia” politica a Trapani (di un Partito comunque, fino a quel momento, numericamente presso che inconsistente)».

Alle comunali di Trapani del 2007, poi, Causi fu eletto al Consiglio.
Scrive ancora Giuffrè: «Da quel momento questo “signore”, forte dei suoi 185 voti, ha ritenuto di sentirsi investito, di fatto, nel partito, a livello locale, dei piu’ ampi poteri».

Nicola Causi

Nicola Causi

Poteri da usare come? Per chiedere a Tranchida «a nome del Partito, di “un assessore od almeno di qualche incarico di sottogoverno!” E questo, ripeto, senza mai averne appoggiato in precedenza la candidatura (anzi avendola osteggiata), solo in quanto sia lui che la di lui consorte, stante quanto affermato, avevano votato per Tranchida (sfido, l’alternativa sarebbe stata di non andare a votare o votare per il candidato di centrodestra). Roba da non credere, da restare allibiti, almeno per chi ha una certa concezione, piu’ interessata al bene comune, della politica. Un ragionamento svolto pubblicamente da peggiori esponenti della prima repubblica, del quale del resto il Causi ha a pieno titolo fatto parte (e’ stato gia’ consigliere comunale negli anni 60, nel gruppo del Partito socialdemocratico, in compagnia di altri 2 consiglieri i quali entrambi hanno successivamente subìto piu’ di una condanna passata in giudicato)».

«Il Causi mal sopportava che io fossi il referente del Partito per il Comune di Erice, e per di piu’ era sempre intenzionato a “ricavarne” qualcosa per se’ o per persone a lui vicine, in termini di incarichi almeno di “sottogoverno” – ovviamente, ritengo, i migliori (retribuiti) possibile. Il Sindaco di Erice credo non gradi’».


Anche in successive riunioni del tavolo del centro-sinistra,
scrive Giuffrè, Causi cercò di «di mettermi a tacere, di mettermi in minoranza, di “commissariarmi”, in quanto mi si voleva negare di esprimere la mia personale opinione»!

«Ma questo signore non e’, a mio giudizio, ne’ può divenire, il padrone del Partito in questa Provincia», afferma, con forza, sempre Giuffrè.

Giannantonio Giuffrè chiude il comunicato sostenendo di non essere un «estremista». «il Partito, a Trapani (ma forse il fenomeno e’ diffuso anche in campo nazionale), e’ in buona parte composto da tesserati estremisti», un estremismo che, secondo oramai l’ex-IDV Giuffrè, ha portato Italia dei Valori ad essere piu’ a sinistra di «Sinistra e Libertà». Lui, invece, è un moderato: «Esiste una componente IDV composta da gente moderata, che non urla, che non ha posizioni pregiudizialmente contrarie ad accordi politici con chicchessia, a livello locale, purche’ si tratti di persone serie e corrette, di qualunque colore politico queste siano». Gli UDC «non sono degli appestati», sottolinea ancora Giuffre aprendo all’ingresso degli uomini di Giulia Adamo nella Giunta Tranchida.

A nome di questi moderati Giuffrè chiede che IDV nazionale ponga «fine a questa vergognosa campagna condotta da IDV contro il Sindaco di Erice», poiche portata avanti solo «su questioni ritenute molto, ma molto, personalistiche, del tutto marginali e portate avanti da persone piene di astio».


Sulle dichiarazioni di Giuffrè riceviamo le seguenti precisazioni del Dott. Nicola Causi che riportiamo integralmente:

“Egr. Direttore,

in riferimento al recente articolo riguardante dichiarazioni del Dott. Giuffrè, la prego volere inserire le seguenti precisazioni.

Sono stato eletto per la prima volta consigliere comunale nel 1990 e non negli anni 60. All’epoca non avevo l’età. Assieme allo scrivente, nel PSDI in quell’anno, è stato eletto anche un altro consigliere e precisamente il Cap. Nino Borruso, di cui non mi risulta abbia avuto problemi giudiziari o che abbia avuto condanne penali passate in giudicato.

Sarebbe opportuno prima di scrivere simili sciocchezze che si accerti la vericidità delle affermazioni. Per il resto delle menzogne, il Dott. Giuffrè, riceverà notizie direttamente dagli organi competenti”.

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