Il Parlamento Siciliano mangia 162 milioni l’anno

PALERMO, 20 OTT – Una goccia nell’oceano. I cinque stelle ce l’hanno nascosto. Non ricordiamo alcuna conferenza stampa di denuncia, in proposito.

Il rimborso che fanno, tutti assieme, i 14 deputati grillini all’Assemblea Regionale Siciliana, circa 75 mila euro al mese, circa 900 mila in un anno, letto così sa di demagogia.

L’Assemblea Regionale Siciliana ha pubblicato il proprio bilancio di previsione del 2013. Un bilancio da 162.372.563 euro [LO PUOI SCARICARE DA QUI].

Un bilancio nel quale la pur meritoria iniziativa dei grillini rappresenta meno del 2%, l’1,79% per la precisione.

Sì, perché a leggere il bilancio, dopo tutto, la voce dello stipendio dei parlamentari rappresenta una parte relativamente piccola del costo sostenuto dai cittadini per il mantenimento della “macchina mangiasoldi della politica”.

In totale i 90 deputati regionali costeranno, secondo il bilancio di previsione, di stipendi ed indennità varie, 20.425.000.

Sul bilancio, gravano, tuttavia, anche gli accantonamenti per la pensione di tali 90 deputati, inclusi i 14 grillini, e per tutti quelli eletti in precedenti legislature e già cessati: fanno altri 20 milioni di euro.

Non manca, pure, il contributo di 70mila euro per sovvenzionare l’Associazione tra i Deputati regionali cessati dal mandato, una sorta di “Circolo di nobili”, pagato però dai cittadini meno benestanti, una sorta Robin Hood al contrario, ovvero di “togliere ai poveri per dare ai ricchi”.

La Regione gira, inoltre, altri 7.192.000 euro per il “funzionamento” dei Gruppi, ovvero per il mantenimento dei soli partiti e movimenti rappresentati nel Parlamento regionale, quindi anche il Movimento 5 stelle, e per i portaborse dei deputati.

37.895.000, quindi, è il costo del personale dipendente dalla Regione che espleta il proprio incarico presso il Parlamento; 45.580.000, invece, il costo per le pensioni per i dipendenti già andati in quiescenza. Dato che portaborse e personale non bastano mai, l’Assemblea Regionale spende ulteriori 3.773.000 euro per esperti e “Personale addetto alle segreterie particolari”.

Non mancano neanche i “fondi riservati” (ovvero cui la Presidenza può spendere liberamente senza darne giustificazione alcuna) e quelli per le iniziative “culturali” della Presidenza dell’ARS: altri 871.000 euro.

Il bilancio dell’Assemblea Regionale non si fa mancare le “spese relazioni esterne, cerimoniale e rappresentanza” per 925.000 euro, quelle per mantenere un’ulteriore associazione interna, la Fondazione “Federico II”, altri 480.000 euro, e per, in varie forme, foraggiare giornali, agenzie di stampa e giornalisti: 870.000 euro.

Sorvolando sull’altra lunga serie di ruscelli di spesa, fra cui, fra gli altri, emergono 600.000 euro per il noleggio ed assistenza di fotocopiatrici e per programmi vari e 260.000 euro di spese per carta e toner (qualche grillino che proponga una digitalizzazione no?), si arriva alla voce della famosa “bouvette”, il famoso ristorante-caffetteria dove i nostri parlamentari banchettano: alla voce “Caffetteria e servizi di ristoro” si affianca, nel bilancio, una voce di 800.000 euro!

L’elenco delle spese dei nostri “re-sole” è praticamente infinito: 320.000 euro per il “Noleggio e gestione autovetture di servizio”, le auto blu; 40.000 euro per acquisto di “Opere d’arte”, 200.000 per acquisto di ulteriori “arredi”.

Quello che si vuole dire con questo parziale e sintetico elenco e che piuttosto che personaggi che inscenano demagogiche manifestazioni di “restituzione” del “maltolto”, quel che serve, per la nostra politica, è gente seria che se si impegna duramente per rendere note queste informazioni e per tagliare, da subito, le spese più anacronistiche (le 600.000 per il noleggio di fotocopiatrici e 260.000 per materiali da consumo) e vergognose (le 800.000 per la caffetteria, le 320.000 per il noleggio delle autoblu, o i “fondi riservati”, le 870.000 per foraggiare le agenzia di stampa, i 70.000 euro per il Circolo dei deputati).

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