IL QUADRO FIAMMINGO

Un prezioso quadro del Van Dyck è custodito e fa bella mostra di se presso la nostra chiesa Cattedrale.

Esso, insieme alla Madonna degli Angeli che si trova presso la chiesa di Santa Maria di Gesù, è uno di quei tesori dell'arte che  si trovano in città e che ignoriamo di avere. 

A differenza di altri periodi storici, riuscire a scoprire a Trapani qualcosa che risalga al '600 non è cosa affatto difficile. Basta farsi un giro per il centro storico, magari stando un pochino col naso all'insù, per riconoscere qualche importante testimonianza architettonica del XVII secolo.

Una chiesa dal marchio seicentesco, sebbene nel settecento abbia subito un'importante opera di ristrutturazione ad opera dell'architetto Giovanni Biagio Amico, è la cattedrale, intitolata a San Lorenzo e inserita nel vecchio quartiere detto di “Pietra Palazzo”.

Al suo interno, essa, conserva un'opera importantissima, anche questa, probabilmente sconosciuta ai più, così come tante altre opere di cui potremmo godere e che invece ignoriamo.

Si tratta di una crocifissione opera di Antoon van Dyck (22 marzo 1599 – 9 dicembre 1641) uno dei massimi protagonisti dell'arte fiamminga del primo Seicento, che divenne il principale pittore di corte in Inghilterra.

Questa crocifissione (olio su tela 220×180 del 1646) manifesta tutta la raffinatezza della pittura di questo pittore fiammingo che lavorò molto anche in Italia.

In essa è possibile scorgere la grazia, la sobrietà e la delicatezza che caratterizzano tutte le sue opere. Tutte le figure che animano la tela, Maria, la madre di Gesù, la Maddalena e San Giovanni, così come lo stesso Cristo crocifisso, sono l'emblematica espressione di quel genio pittorico che fece si che le sue opere potessero ammirarsi in tutto il mondo.

I personaggi raffigurati in questo quadro, posto nella prima cappella di destra della chiesa Cattedrale, riflettono nel contempo la ricerca, da parte dell'autore, di un naturalismo aspro ma mai chiassoso o fragoroso e la necessità di esprimere i sentimenti più intimi e devoti dei personaggi rappresentati in maniera delicata e tenue.

Questa sua opera, così come tutte le altre sparse per l'Europa, si impone per una altissima qualità cromatica e per un' estrema raffinatezza di velature. Proprio grazie a queste caratteristiche fu allievo preferito di Rubens, il cui influsso sarà una costante in tutta la sua arte, anche se dal maestro si differenzierà proprio in ragione di quelle caratteristiche che abbiamo appena finito di descrivere.

Quest'opera è ogni giorno sotto i nostri occhi, ma quanti di noi si sono mai soffermati ad ammirarla? Forse saremo ripetitivi, ma abbiamo delle buone risorse per lanciare un turismo a tutto tondo, sia ambientale che culturale. Esistono paesi che creano la loro fortuna su un'unica opera d'arte o su una singola manifestazione: noi abbiamo la fortuna di averne diverse, dobbiamo solo imparare a valorizzarle.

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