LA PICA E L’ ARTICOLO “PLEONASTICO”

Totò La PicaTRAPANI – Sotto campagna elettorale – si vota a maggio, a Trapani – un po’ di pubblicità gratuita non si nega a nessuno. Meglio se “bipartisan”. E il giornalismo? Altra cosa. Ma a Trapani giornalismo volete? E così Antonio Trama, prima firma del Giornale di Sicilia, sull’edizione del 12 gennaio 2012, diffonde notizie non rispondenti alla verità. Una bella foto di Totò La Pica a fianco un titolo apparentemente positivo ed ecco che la pubblicità gratuita – certamente involontaria – è “confezionata”.

Peccato, per la verità, e per il giornalismo serio, che i fatti siano ben diversi. Ma d’altro canto i fatti veri la gente, il lettore, non li saprà mai e quindi quanto riporta la stampa di regime diventa la “santa verità”.

La notizia vera è: «il pagamento delle bollette del servizio idrico relative ai “consumi” 2010, che in questi giorni vengono, recapitate ai cittadini potrà avvenire in due rate semestrali».

Antonio Trama fa credere che il “merito” di questa iniziativa sia da assegnare a due consiglieri comunali.

Infatti nell’articolo intitolato “Bollette dell’acqua, tempo di crisi, si pagherà a rate”, il giornalista scrive come, «rispondendo ad una precisa proposta bipartisan, avanzata da Totò La Pica, capogruppo del Popolo della Libertà, e da Enzo Abbruscato, del Partito Democratico» il sindaco di Trapani si sia subito attivato. Infatti, aggiunge Trama, «la proposta di La Pica ed Abbruscato ha trovato immediato accoglimento» ed «il sindaco Mimmo Fazio, infatti, ha comunicato di avere dato mandato agli uffici, la scorsa settimana, di predisporre la rateizzazione del canone relativo al 2010 … sarà possibile pagare in due rate semestrali».

Ve l’immaginate? Un tipo come Fazio che si “piega” immediatamente alla proposta di un paio di consiglieri comunali! L’articolo di Trama, in realtà, è frutto di una sapiente manipolazione della “verità”.

La verità, quella che i cittadini non sapranno mai, è reperibile sul verbale del consiglio comunale dello scorso 9 gennaio 2011. Atto che, probabilmente, il sig. Trama non ha letto, fidandosi ciecamente di quanto riferitogli, di certo, dal consigliere La Pica (PDL). Le “fonti” vanno verificate, dice una regola del giornalismo.

Ma andiamo al verbale della seduta. L’ex-missino Totò La Pica, in effetti, interviene e dichiara: «io propongo al Consiglio un atto di indirizzo che invita l’Amministrazione Comunale a vagliare l’eventuale possibilità di rateizzare in due semestralità le bollette inerenti il consumo dell’acqua relativa all’anno 2010».

Mimmo FazioIl sindaco Fazio, tuttavia, quasi lo zittisce con un «prendo atto ovviamente della richiesta dell’atto di indirizzo, da parte del Consigliere La Pica, lo ritengo pleonastico, in dipendenza del fatto che … già la scorsa settimana, l’Amministrazione, con nota indirizzata a firma dello scrivente e indirizzata al dirigente Sardo, il dirigente del settore, ha già provveduto a disporre che lo stesso predisponga un atto deliberativo da sottoporre alla Giunta, al fine di procedere alla rateizzazione delle bollette dell’acqua». Per chi non avesse capito: non è vero, quindi, – come scrive Trama – che Fazio ha accolto la proposta di La Pica. La verità è che la Pica, una settimana dopo che Fazio aveva deciso la rateizzazione e già scritto agli Uffici competenti per disbrigare la procedura, ha avuto – forse – la stessa pensata. Insomma la richiesta di La Pica è “pleonastica”, dice il sindaco, ovvero inutile e superflua!

La Pica non può che prendere atto della risposta del sindaco e scusarsi pubblicamente: «io per carità, io sconoscevo l’oggetto della cosa, perciò l’ho presentata che ritenevo la cosa… Per me, ne parlo anche con gli altri due firmatari, eventualmente ritireremo l’atto di indirizzo». Se fosse così, addirittura, neanche esiste l’atto di indirizzo di cui parla l’articolo di Antonio Trama. La Pica, tuttavia, s’è, egualmente, ritagliata la sua pagina di pubblicità a gratis.

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