MAURICI, NEMICI OVUNQUE, ANCHE A CASA

Peppone Maurici, Grande SudTRAPANI – Si va al ballottaggio, quindi. Tutto prevedibile con sette candidati. Meno prevista è la relativamente bassa percentuale del candidato favorito Giuseppe “Peppone” Maurici, solo il 37,93%. Soprattutto, quello che non era prevedibile è la grande differenza di preferenze fra il candidato sindaco Maurici e la somma delle liste che lo sostenevano: solo 10.084 voti a Maurici, contro i 18.477 delle liste che lo “sostenevano” (a parole?).

Si sapeva, certo, che il nuovo sistema elettorale, che non “trasmette” più automaticamente, ai sindaci, i voti dei candidati consiglieri, avrebbe “depauperato” in parte il “patrimonio” elettorale dei candidati sindaco. Ma appare evidente che Maurici è quello che ha pagato il prezzo più alto.

Damiano, il generale espressione del PDL, ad esempio, è sceso dagli 8.744 voti delle liste a sostegno ai 7.289 propri.

A sostenere, quindi, che Maurici non abbia “pagato”, invece, l’errore degli elettori, ma, piuttosto, una scelta consapevole di sfiducia, nei suoi confronti, da parte sia degli elettori singoli e sia di taluni suoi candidati consigliere, i casi di altri due candidato sindaco che, invece, han chiuso i “conti” con un saldo positivo.

Sabrina Rocca, la docente espressione di PD e SEL, ad esempio, ha ottenuto 5.210 voti di preferenza rispetto ai 5.048 delle liste a sostegno; idem l’ingegnere Stefano Nola, con 2.059 preferenze contro le sole 1.485 della lista a sostegno.

C’è da dire, però, che da “candidato super favorito”, l’ex deputato di Forza Italia Giuseppe “Peppone” Maurici s’è trovato a dover affrontare il “fuoco” di tutti gli avversari.

A cominciare dall’ex-compagno di Partito, il sindaco uscente avv. Girolamo Fazio. Questi, il 26 aprile 2012, ad esempio, è uscito con un pesante comunicato (VEDI LINK) dove, riferendosi al candidato Maurici ed alla Città di Trapani, sostiene: «ho qualche dubbio sul fatto che la ami, se ha costretto l’Amministrazione in questi anni ad emettere ordinanze a tutela della pubblica incolumità per la messa in sicurezza delle tante proprietà sue o di suo riferimento disseminate nel territorio, se ha impedito al Comune di acquistare l’ex cinema Ideal, comprandolo lui e lasciandolo in uno stato di abbandono, con proteste continue e legittime delle persone della zona, perché dall’immobile abbandonato escono topi e scarafaggi, costringendo l’Amministrazione ad intervenire più volte. E potrei ancora proseguire sugli interessi del candidato sindaco in questione in tante altre vicende che hanno riguardato questa città, non ultimo il fatto che con suoi familiari è proprietario dei terreni delle discariche dei rifiuti. Se questo è l’amore per Trapani».

Anche Sabrina Rocca, dall’altro fronte, non è stata da meno. Ecco cosa scrive il 17 aprile su Trapani Cambia (VEDI LINK): «L’on. Maurici dovrebbe spiegare a tutti i suoi rapporti nel tempo con soggetti come Angelo Sino, all’epoca in cui questi si occupava all’interno della sua concessionaria d’auto di Palermo di mettere a posto gli appalti in tutta la Sicilia per conto di Totò Riina; come Michele Mazzara imprenditore agricoltore faccendiere condannato per favoreggiamento a mafiosi; come Antonino Birrittella all’epoca in cui questi era parte integrante della cupola mafiosa cittadina e si preoccupava di fare campagna elettorale a suo favore … se ad appoggiarlo vi siano anche candidati processati per corruzione, condannati, prescritti o in attesa di giudizio, e se vi sono soggetti che sono stati processati per tentato omicidio ».

Dichiarazioni, quest’ultime, rilanciate da “Diario Elettorale” (VEDI LINK), un interessante blog di Castellammare.

Giuseppe Maurici, Regione SiciliaPersonalmente, per giudicare Maurici, ci limitiamo a “osservare” la sua attività amministrativa svolta all’Assemblea Regionale, quando, dal 2001 al 2006 venne “chiamato” in rappresentanza dell’allora Forza Italia (VEDI LINK SITO ARS).

In cinque anni di “presenza” Maurici riuscì a produrre – come primo firmatario – , appena due interrogazioni (inerenti l’Ospedale San Antonio Abate di Trapani), una mozione (inerente il settore vinicolo), un paio di disegni di legge (uno inerente il Settore del marmo e l’altro per la rivitalizzazione di Erice capoluogo tramite il rilancio del settore edilizio). Un po’ poco, ci pare di poter affermare. Probabilmente aveva poco da dire.

Quest’ultima informazione, piuttosto che quella sulle presunte lontane “amicizie” o quella sui legittimi interessi personali, a volte in conflitto con quelli pubblici, ci fa credere che la sua eventuale elezione, nel “ballottaggio” del prossimo 20-21 maggio, non possa essere foriera di grandi innovazioni per la nostra Città. Forse per questo, però, il candidato sindaco Maurici ha pensato bene di “circondarsi” di tecnici preparati, dall’arch. Vito Corte – già candidato sindaco per la Sinistra nel 2001 – all’attore ericino Marcello Mazzarella.

Potrebbero interessarti anche...