PACECO: TIRO AL PICCIONE PLAJA

Mimmo Graceffa

Mimmo Graceffa

“Can che abbaia non morde”, recita un antico proverbio. Forse. Di certo questo detto non si adatta a Mimmo Graceffa. Mimmo, 61, pensionato, già impiegato delle Poste, capogruppo UDC al Consiglio comunale di Paceco, rappresenta una vera e propria spina nel fianco della Giunta anomala di centro-sinistra e destra guidata dal sindaco Nino Plaja.

Niente di personale, se non la volontà di esercitare appieno il compito a lui demandato dallo Statuto del Comune, ovvero quelle di controllo dell’attività dell’amministrazione e di verifica di eventuali violazioni di obblighi di legge. Dal suo studio presso la sede del circolo in Piazza Umberto I, Mimmo “sforna” interrogazioni e denunce allo stesso ritmo di una pizzeria il sabato sera.

L’ordine del giorno dei lavori di Consiglio non riporta mai meno di una dozzina di atti a sua firma da esaminare e dibattere. La Procura della Repubblica di Trapani, l’Assessorato regionale agli Enti Locali sono “inondati” di richieste di ispezioni ed indagini.

A leggere tali atti, tuttavia, non si riesce ad individuare alcun spirito ostruzionistico o di polemica. Dietro ogni interrogazione si legge solo una volontà di proporre e di suggerire, la “pretesa” di avere un’Amministrazione corretta, oculata. E non è forse necessaria una tal Amministrazione in un’epoca in cui la scarsezza di risorse economiche impone una rigorosa amministrazione e degli oculati investimenti?

Ed allora come dare torto al buon Mimmo quando lamenta – con relativa denuncia alla Magistratura del sindaco – un danno alle casse del Comune causato dalla decisione del primo cittadino di esonerare, la scorsa estate, i proprietari di alcuni bar del centro dal pagamento della tassa sull’occupazione del suolo pubblico in assenza di una tal previsione da parte del relativo Regolamento comunale? Oppure l’illogicità del trasferimento di un tecnico, l’arch. Manuguerra, al settore Anagrafe per poi “assumere” un tecnico esterno, che poi è anche dirigente provinciale dei DS, l’arch. Franco Restivo, con aggravio delle casse comunali di diecimila euro, per “coprire” i bisogni dello stesso Ufficio tecnico? O, ancora, l’esosità della spesa (21.500 euro) per un convegno della durata di un sol giorno per presentare i progetti per un, sia pure opportuno, Parco all’invaso Baiata?

E se la Giunta di centro-sinistra e destra di Paceco è assolutamente inattiva ed inefficace, sorda ai bisogni della gente del paese, come rimproverare il consigliere Graceffa se chiede di conoscere il motivo per cui il sindaco non provvedere alla bonifica dell’ex-discarica Timpone Vosca? Se chiede di dare soluzione ai malumori degli imprenditori edili e dei cittadini che lamentano grosse difficoltà a smaltire sfabbricidi ed inerti? O, ancora, ai disoccupati locali, a favore dei quali non è viene richiesto neanche un finanziamento alla Regione? Certo, il compito di Graceffa è facile: con la Giunta Plaja è come fare il tiro al … piccione.

Potrebbero interessarti anche...