STAZIONE NUOVA INEFFICIENZA VECCHIA

Come riportato dal sito di Telesud oggi, il progetto pegasus che “punta in primo luogo ad offrire una sempre maggiore qualità dei servizi agli utenti, ampliando, rimodellando e ricollocando gli spazi destinati ai servizi primari e secondari per i passeggeri” è in via di sviluppo.

Sul sito si legge che “tra i lavori ormai in fase di ultimazione quello dell’arretramento di un paio di binari che ha consentito l’ampliamento dell’area destinata alla sosta dei viaggiatori.

Ed è proprio questo uno dei punti di forza del progetto, quello di non concepire la stazione ferroviaria, come semplice punto di passaggio ma come un vero e proprio polo di aggregazione. 

Sarà dunque collocata una tettoia, dalla forma quanto mai particolare, in quanto dovrebbe riprodurre la forma di una vela, a copertura della zona”.

Ripensare la stazione va bene, ma va ripensato anche il circuito ferroviario della provincia.

L'attuale presidente della provincia, tra le altre cose, aveva promesso la creazione di una metropolitana provinciale che doveva passare per un irrobustimento delle tratte ferroviarie all'interno della provincia.

Ad oggi la situazione non è affatto migliorata. Le tratte sono poche e con i nuovi orari tengono conto non tanto dei lavoratori pendolari quanto del calendario scolastico, sopprimendo corse e tratte durante i periodi delle vacanze scolastiche che sono però periodi lavorativi a tutti gli effetti.

Inoltre i pendolari che arrivano da Salemi-Gebellina (fanno ancora parte della provincia no?), passando per Mazara e Marsala arrivano stipati e pigiati come sardine: l'arrivo in stazione è una liberazione. Liberazione ma non solo, anche una corsa contro il tempo: spesso i ritardi portano alla soppressione dei treni e a disagi per chi deve recarsi sul posto di lavoro.

Alcune tratte poco frequentate sono servite male, come Alcamo, mentre altre frequentate per nulla hanno il loro bel trenino che si ferma (la stazione di Milo ad esempio…). Per non parlare dei treni che dovrebbero collegare Palermo con Trapani, capaci di collegare i due centri in un'ora e mezza durante l'Americas Cup e incapaci di scender sotto le 2 ore e mezza oggi.

Eppure la gente sui treni sale, più di quanto si possa pensare in una città come Trapani, posta alla fine (o all'inizio, dipende dai punti di vista) della Sicilia.

Adesso che la stazione è fatta (quasi) bisogna potenziare il circuito ferroviario, non solo a livello passeggeri ma anche per le merci, per spostare parte dei trasporti dalla gomma alle rotaie.

Una stazione di nuova concezione, più moderna e funzionale va bene, ma sempre di stazione si tratta e da li i treni devono arrivare e partire, in orario, in efficienza e con i minori disagi possibili.

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