TORNO D’ATTUALITA’ IL PULLMINO

Il vigente Statuto della Provincia Regionale di Trapani prevede tutela dell’ambiente ed all’attività di prevenzione e di controllo dell’inquinamento anche mediante la “istituzione di una rete di rilevamento dell’inquinamento idrico ed atmosferico”.

Ed infatti la provincia, allora governata da Carmelo Spitaleri, ha bandito un concorso per 1 posto di funzionario chimico, del quale risultò vincitore il dottor Giuseppe Pipitone e acquistò, un laboratorio chimico mobile, per una somma che risulterebbe prossima a circa 250.000 euro con il quale svolse nei principali Comuni della Provincia, a partire dal mese di luglio del 1999 un programma di monitoraggio della qualità dell'aria, con l’ausilio del laboratorio mobile per il controllo dell'inquinamento atmosferico e della qualità dell’aria con i seguenti risultati:

Mazara del Vallo (nov 1999): “… situazione di sensibile inquinamento atmosferico ed acustico. I risultati mostrano che la fonte di tale inquinamento è l’intenso traffico veicolare. Si è ripetutamente osservato il superamento dei limiti per le polveri, per il biossido di azoto (solo sito 2) e per il rumore (solo sito 1) …”;

Alcamo (aprile 2000): “… Si è ripetutamente osservato il superamento della soglia di attenzione delle polveri … La concentrazione di idrocarburi non metanici è costantemente molto elevata…”;

Trapani (maggio 2000): “… Si è osservato, una sola volta, il superamento della soglia d’attenzione per le polveri. La concentrazione di idrocarburi non metanici è costantemente molto elevata …”;

Marsala (giugno 2000): “… La concentrazione di idrocarburi non metanici è costantemente molto elevata … Nel sito 2 è stato riscontrato, contrariamente a quanto rilevato negli altri Comuni, un tasso di ozono piuttosto elevato  e mediamente in crescita …”;

Castelvetrano (febbraio 2001): “… Si è osservato, una sola volta, il superamento della soglia d’attenzione per le polveri. La concentrazione di idrocarburi non metanici è costantemente molto elevata.

 

La campagna si concluse il 15 febbraio 2001, senza che, successivamente, essa venisse più riproposta dall’Amministrazione, anzi si pensò bene di sbarazzarsi del pulmino e con delibera di Giunta n. 467 del 26 novembre 2002, l’Amministrazione del tempo, nel frattempo retta da Giulia Adamo, concesse, in comodato d’uso gratuito, “per una più intensa e sistematica sua utilizzazione”, il laboratorio chimico mobile per il rilevamento ambientale di proprietà della Provincia Regionale di Trapani, al Liceo Scientifico Statale “M. Cipolla” di Castelvetrano, che nella gestione poteva servirsi degli apporti scientifici e tecnici del C.S.F.N.S.M. mentre  il dottor Giuseppe Pipitone, benché assunto con la qualifica di funzionario chimico, ed in possesso dei titoli di laureato in Chimica (Palermo 1991, 110/110 e lode) e Dottore di ricerca in Scienze Chimiche (Palermo, 1995 Istituto ICTPN), poco dopo, venne riassegnato ad altre funzioni.

Insomma, buttati 250.000 euro e parcheggiato un chimico a “fare altro”.

Oggi il problema ritorna di attualità, alla luce di una recente statistica promossa a livello nazionale da Legambiente, da cui si desume che la città di Trapani si trova ad essere fanalino di coda in termini di qualità della vivibilità urbana.

Facendosi portatore di tale considerazione il consigliere Giacomo Tranchida chiede, attraverso un’interrogazione avanzata al Presidente della provincia e all’assessore al territorio e ambiente, dei chiarimenti  in  ordine alla mancata riproposizione della campagna di rilevazione della qualità dell’aria nei principali Comuni della provincia e all’impiego del Laboratorio chimico Mobile di proprietà della Provincia regionale di Trapani.

 

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