UNA POLTRONA PER … TRE.
PALERMO – Una poltrona di deputato regionale “honoris causa”. E’ quella che chiede, in sostanza, per se stessa, ovviamente, la dottoressa ed ex-deputato regionale Rita Borsellino. Allo scopo ha avviato una raccolta di firme, da indirizzare al presidente dell’Ars, sul proprio blog, Un’Altra Storia. Come ricorderete, forse, la poltrona che reclama per sé la Borsellino e quella spettante al candidato presidente miglior perdente atteso che colei che ne aveva diritto, la candidata del PD Anna Finocchiaro, si dimise immediatamente preferendo la poltrona di senatrice.
A motivazione della propria richiesta la dottoressa Borsellino rileva che “tanti siciliani, già nelle elezioni per la Presidenza della Regione del 2006 e, ancora, in occasione delle più recenti elezioni del 2008, hanno manifestato uno straordinario consenso nei suoi confronti”.
Consensi che, detto per inciso, non sono stati sufficienti, di per se, per farla eleggere. Ma questo “particolare” viene taciuto.
Questa esternazione della dottoressa Borsellino avviene all’indomani del “parere espresso dalla Commissione verifica poteri dell’Assemblea Regionale Siciliana, in data 21 ottobre 2008” che avrebbe deciso “di assegnare al Pd il seggio vacante all’Ars” (ovvero Bernardo Mattarella, primo dei non eletti a Palermo, e cosa c’era da aspettarsi da un Commissione di parte, espressione cioè del PDL e del PdmenoL ?)
Peraltro la Borsellino non ha mai preso le distanze dalla Finocchiaro, come ha fatto l’altra pretendente al seggio Sonia Alfano (Amici di Grillo) che sul proprio blog, stigmatizzò, già il 17 aprile 2008, quella della Finocchiaro, come “una fuga da questa terra verso la più comoda poltrona del Senato. Trovo agghiacciante che la Finocchiaro abbia ambito ad una carica avendo già in mente di fuggire a Roma”.
L’Alfano commenta l’iniziativa della Borsellino sostenendo che “Resto a dir poco basita nel leggere dell’appello in favore di Rita Borsellino … Si chiede ai deputati dell’ARS – prosegue Sonia Alfano – di assegnare il seggio lasciato vacante da Anna Finocchiaro a Rita Borsellino sulla base di motivazioni che nulla hanno a che fare con il diritto. Chiedere di assegnare il seggio a Rita Borsellino, che non è, come prescrive tassativamente la legge per l’assegnazione di quel seggio, un “candidato presidente”, significa chiedere di concedere una deroga al principio di legalità che dovrebbe ispirare l’azione di tutti”.
Tra i due “litiganti”, però, come sembra, e come sempre, il terzo gode, ovvero Mattarella. Dinnanzi a questa decisione la Borsellino, intanto, annuncia di adire alle vie legali, ma, aggiunge,“trattandosi del parere espresso dalla commissione, ci auguriamo che l’Assemblea regionale siciliana in via definitiva possa approfondire l’argomento auspicando una scelta puntuale e rispettosa della volontà popolare e delle leggi”.