LIBERTA’ DI MANIFESTARE. REPLICA ALLE SCUSE DEL SINDACO

Nicola Causi

Nicola Causi

TRAPANI – E’ di stamani un comunicato stampa del Circolo di Trapani di Italia dei Valori indirizzato alla tutela della libertà dei cittadini, e quindi anche dei Partiti, di scegliere come e dove manifestare il proprio pensiero, in ottemperanza agli artt. 17 e 21 della Costituzione Italiana. Riscontriamo, purtroppo, un’affrettata risposta del sindaco di Trapani che non rispecchia le nostre aspettative.

Una risposta, peraltro, inurbana, fuorviante, che rivela la debolezza, la stanchezza, il nervosismo, l’incapacità di spiegarsi correttamente dell’avv. Fazio.

Il sindaco, infatti, anziché rispondere a tono ad una legittima richiesta di un rappresentante del Popolo innesca – a giustificazione del proprio operato – scusanti che, in maniera evidente, “non stanno in piedi”. Fazio sostiene, in particolare, che avrebbe adottato l’ordinanza di vietare l’istallazione di gazebo e banchetti ai Partiti politici ed ai sindacati, nella parte principale del centro Storico, per ragioni di “sicurezza”, quali, ad esempio, cita “Basta pensare al passaggio degli autobus o dei mezzi autorizzati, compresi quelli di soccorso e delle forze dell’ordine, ed ai problemi che si evidenziano nel fine settimana, quando l’affluenza in centro storico è notevole”.

Nulla di più immotivato; Basta solo riflettere su tre cose: 1) nessun autobus transita nella maggior parte delle strade ove stato previsto il divieto (via Torrearsa, tratto di Corso Vittorio Emanuele nella Zona pedonale, via Mura di Tramontana, via delle Sirene, via Torre di Ligny); 2) la larghezza delle strade (vedi ad esempio sempre via delle Sirene e lo stesso Corso Vittorio) sono compatibili sia per l’installazione di un gazebo (3x 3 metri) o di un tavolino (1 x1 metro) ed il passaggio di un mezzo di polizia e/o di soccorso; 3) nelle vie di cui all’ordinanza sono installati numerosi tavolini o piattaforme di bar senza che alcuno – né le forze dell’Ordine né lo stesso sindaco – hanno mai segnalato problemi di “sicurezza”.

In chiusura del suo deludente intervento, il sindaco Fazio ci accusa di “diffondere alla città false informazioni”. Un atteggiamento simile a quello del leader del suo Partito, Silvio Berlusconi, al quale l’accumunano tante altre cose, salvo – forse – il saper fare “ironia” e la “brillantezza”.

Fazio, infatti,spera che, chi legge i suoi “comunicati”, sia di memoria corta. Facciamo due domande al sindaco Fazio:

  • E’ firmata da lui l’Ordinanza n.109 del 30.5.2003 che prevedeva “La pubblicità mediante volantinaggio … è preclusa nelle vie …piazza Vittorio Emanuele, asse via G.B. Fardella, via P.S. MAttarella, via C.A. Pepoli, entro tutto il perimetro del centro storico, piazza Umberto I e piazza Martiri D’Ungheria”?

  • E’ firmata da lui l’Ordinanza n° 262 Del 27 Novembre 2003 che integra la precedente, a seguito di mozione approvata dal Consiglio comunale, puntualizzando che “la preclusione non opera per l’attività di volantinaggio promosso da partiti politici e sindacati”?

Chi è, allora, che da false informazioni, insomma? Al di là di questa, dovuta, riflessione e precisazione, si auspica che questa vicenda, di principio – in un’Italia che pare senza più principi – trovi la giusta conclusione, facendo affidamento ad una maggiore oculatezza dei capo-gruppi consiliari.

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