FALSI DISABILI PER FAR ASSUMERE PROF?

PALERMO – La denuncia è di Guido Di Stefano, direttore scolastico regionale della Sicilia: “A Trapani c’è una strana quantità di disabili a differenza di Agrigento dove sono pochi”. La denuncia è nero su bianco sulle pagine de Il Giornale di oggi. Il giornalista domanda: “Vuol dire che creano la necessità del sostegno per dare posti?”

Di Stefano non è in grado di sostenere, però, quest’accusa: «Non pronuncio giudizi ma l’anomalia l’ho segnalata al ministero. Chiederò che l’assessore alla Sanità faccia rispettare i criteri». Certo è comunque che Di Stefano – scrive il Giornale – “ha un coraggio da leone. Smaschera le storture di un sistema che va riformato e si espone in prima persona”. Lui ammette che «Sono vent’anni che vengo minacciato».

Il giornalista insiste “Perché professore la minacciano?”. E lui spiega con chiarezza «Perché non mi sottometto a giochi di potere o a clientelismi. E quando non ci vedo chiaro fermo tutto, taglio i posti. E dalle nostre parti queste scelte sono molto impopolari».

Quindi snocciola i suoi dati. «Attualmente abbiamo la popolazione scolastica di 810.406 alunni, 20.993 disabili e 11.915 posti di sostegno. Il rapporto è di 1,76. Siamo ancora lontani dai parametri nazionali ma stiamo lavorando. Anche se c’è una stranezza nei numeri complessivi». Quale?
«La cosa buffa è che il numero degli alunni scende, 8.500 alunni meno dell’anno scorso a causa del calo demografico, invece gli alunni disabili aumentano».

«Ogni anno faccio una scrematura sulle richieste degli insegnanti. A volte si confonde il sostegno con l’assistenza sociale».

Non sembrano – se fosse confermato quel che dichiara il prof. Guido Di Stefano – lontani i tempi in cui il Corriere della sera, era il 5 giugno 1996 scriveva “Intanto i carabinieri di Trapani hanno denunciato 284 persone: ciechi sorpresi alla guida, paralitici in bicicletta e addirittura sordomuti che hanno chiacchierato coi carabinieri in borghese. Tutti riscuotevano pensioni di invalidità accompagnamento. Inps sotto accusa”. Allora, come ore, all’INPS comandavano politicanti e sindacalisti.

La risposta della CGIL-Scuola è tutt’altra. Il sindacato – già il 22 aprile 2009 – ha chiesto "alla Regione siciliana di “intervenire con proprie risorse”, per ripristinare nei casi più gravi il rapporto uno a uno, insegnante allievo disabile, a fronte di quello 1 a 2 imposto dalle norme nazionali"

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