Amsterdam: Una città a misura d’uomo e … di LGBT

I am Amsterdam

Le legali “operatrici del sesso” dietro le vetrine a luci rosse? I coffee shop dispensatori dell’ebrezza del consumo legale di qualche droga leggera? Lo sciame di biciclette che sfrecciano sulle piste ciclabili che si trovano per l’intera città?

Nulla di questo mi ha sconvolto nel mio recente viaggio ad Amsterdam.

Tutto conosciuto. Sono i simboli della città, assieme ai suoi canali.

Amsterdam è … cultura libertaria

Bagno per non donne - Amsterdam

Bagno per non donne – Amsterdam

No, quello che mi ha colpito è stato il non trovare, nel mio ristorante, il … bagno per gli uomini.

Stretto dal bisogno, aguzzata la vista, non ho potuto notare che l’esistenza d’un bagno per donne e d’un secondo per … non donne (il simbolo che lo identificava non era un omino ma una donna barrata).

La mia mascolinità ne ha sofferto.

Biblioteca Amsterdam - Sezione LGBT

Biblioteca Amsterdam – Sezione LGBT

 

Questa “delicatezza” ha fatto il paio tanto col trovare un giovane passeggiare serenamente in gonna e stivaletti passando inosservato a tutti, salvo che a me, bigotto italico, e il reparto intitolato “opere LGBT” scovato nella principale, e gigantesca, biblioteca di Amsterdam.

Non vi era presente nulla di particolarmente … piccante, ovviamente.

Semplicemente alcune riviste del settore (Gay News, tra le altre), materiale propagandistico del Gay Pride del prossimo agosto, la mappa dei locali specificatamente LGBT di Amsterdam alcune centinaia di libri e DVD di film. Tra quest’ultimi, tanto per dire di cosa si trattava, “Morte a Venezia” di Luchino Visconti.

La cura nel trattare le … diverse gradazioni di identità sessuale, ecco, questa mi sembra il simbolo della capitale dei Paesi Bassi.

Certo, colpisce la presenza, nel quartiere De Wallen, di vetrine a luce rosse tutte attorno la chiesa ZuiderKerk o a fianco un asilo, ma è … Amsterdam. Qui è normale.

Da noi fiorirebbero, invece, contro una tale eventualità, sconcertati gruppi Facebook, rabbiose petizioni online o anche ardenti processioni delle congreghe ecclesiali.

Ma non possiamo fermarci qui.

I parchi, il cuore di Amsterdam

L’Amsterdam che ho visto non è solo “a luci rosse”. Ma soprattutto una città verde.

Svariati i parchi che ho visitato. Tutti attorno al Centro e tutti enormi.

Museumplein Amsterdam

Museumplein Amsterdam

Dal Westerpark e al Rembrantpark a ovest, all’enorme Vondelpark fino al piccolo Sarpatipark a sud. Tra i parchi visitati, ma in realtà si tratta semplicemente di un enorme spazio di prato all’inglese, aggiungo anche il Museumplein (proprio tra i due musei principali).

Chiaramente ne esistono molti di più; ma in due giorni e mezzo, tolto il tempo per visitare il Van Gogh Museum e il Museo Nazionale (Rijksmuseum) visitarne altri era impossibile.

A proposito di musei, suggerisco di visitare solo il primo che lascia sempre, in me, una profonda commozione per la vicinanza dell’artista Vincent e del fratello Theo.

Tornando agli spazi verdi, tutti hanno qualcosa in comune, anch’esso non naturale per noi: sono vissuti.

La gente vi gioca a palla, danza, e vi pratica yoga, vi arroste e vi mangia, vi si distende per rilassarsi, per abbracciarsi, per leggere, studiare, bere una birra o solo per chiacchierare con gli amici.

Vedere ragazze e ragazzi in costume da spiaggia distesi con una tovaglia sul prato a prendere il sole è una cosa del tutto frequente.

Vi si pratica lo jogging, si usano gli attrezzi dei circuiti ginnici, li si percorre in bici, con lo skate.

Nessuno vigilante che vi impone qualche divieto. Tutto  è lasciato al libero arbitrio e alla civiltà, quando c’è, non sempre, del fruitore.

Insomma, qui i parchi sono luoghi sociali d’eccellenza. Non solo un mero “polmone verde”. Almeno quando il clima lo permette.

L’unica iniziativa “strutturata”, organizzata, nei parchi, l’ho rilevata al Westerpark.

Qui, ogni pomeriggio, delle band in spettacoli live o dei DJ s’alternavano per permettere momenti danzanti gratuiti all’apertoai numerosi cittadini presenti. Oltre il palco e i professionisti, l’Ente proponeva due ampie pedane in parquet dove s’alternavano i multietnici cittadini-ballerini.

Biblioteca centrale Amsterdam - Emeroteca e non solo

Biblioteca centrale Amsterdam – Emeroteca e non solo …

 

Ho chiuso il mio breve soggiorno ad Amsterdam con una visita alla biblioteca centrale, a poche centinaia di metri della Stazione Centrale. Si tratta di una delle 15 biblioteche della capitale. E’ alta sei piani, ognuno di questi con una sezione specifica. Il piano terra è destinato alle letture per bambini. Il primo piano all’emeroteca (spettacolare, comoda, ampia e servita da un bar). Tutti da numerose postazioni internet e/o di lavoro.

Non posso chiudere la mia esperienza senza un accenno all’eccellente servizio pubblico. Tram, bus, e metro permettono – assieme allo sciame di bici – di fare a meno, in sostanza, dell’autovettura. Le auto esistono, ma sono in minoranza. La parola “traffico” e quella “ingorgo” sono bandite dalla capitale dei Paesi Bassi,

Accoglienza, pari opportunità, verde, mobilità sostenibile, spazi culturali e sociali. Questa è Amsterdam.

Sicuramente dovrò tornarci.

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