BASTA LA FIACCOLATA PER ENZO?

ImageERICE – Mai più. Mai più morti sulla strada, viene da pensare dopo aver assistito allo straziante funerale di Enzo Rindinella, il sedicenne morto sulla “strada della morte”, la Trapani – San Vito Lo Capo. I tre morti sulle strade trapanesi nel giro d’una settimana griderebbero “vendetta”. Tuttavia l’unica risposta dei veri colpevoli, non certo l’investitore, è una “fiaccolata” promossa dal sedicente Comitato di Quartiere di San Giuliano, proprio ieri sera. 

Nessuno ad ammettere l’insicurezza delle nostre strade, a promettere (e realizzare) interventi: tutti pronti sempre e solo a scaricare sugli altri le proprie responsabilità.

E’ vero l’investitore di Rindinella ne ha combinate di cotte e di crude. Era, probabilmente, in stato di ebrezza. Probabilmente correva e, soprattutto, ha omesso un soccorso.

Tuttavia non bisogna omettere le responsabilità di forze dell’ordine – per l’assenza di continui controlli su automobilisti e motociclisti a Cornino dove, si sa, d’estate si riuniscono i giovani e dove, si sa, qualcuno “alza un po il gomito” -. Non bisogna omettere le responsabilità degli amministratori comunali (di Custonaci) per, probabilmente, gli omessi controlli sulla mescita indiscriminata di alcolici nei locali di Cornino. Non bisogna omettere le responsabilità degli amministratori provinciali per una strada buia, stretta, senza “vie di fuga” e che, nella sua conformazione rettilinea, induce alla velocità.

E’ il Giornale di Sicilia del 12 luglio, ad esempio, a segnalare come il Comune di Caltagirone, con un ordinanza del sindaco (“al fine di contribuire ad arginare il preoccupante fenomeno dell’alcolismo”) abbia vietato la vendita di alcolici ai minori di anni 16. Sul tema dell’alcool si dovrebbe prevedere un orario limite (le due di notte come prevederebbe la riforma del Codice della Strada in corso d’approvazione alla Camera dei deputati) per la vendita di alcolici.

A confermare, per altro, l’insufficienza dei controlli lo stesso sindaco di Erice, rag. Giacomo Tranchida: “La risposta delle autorità in materia di controlli sull’abuso di alcol è ancora fiacca” (TrapaniOk, 11 luglio) che, tuttavia, precisa che “il nostro Comune ha già adottato le opportune ordinanze” (quali non è dato sapere dato che il sito ufficiale del Comune non le pubblica, e non è dato sapere con quali controlli se ne verifichi l’applicazione).

Nessuno, tuttavia, si sbilancia su chi deve fare i controlli anti-alcol (o droghe) e con quali fondi per gli straordinari notturni. Polizia di Stato? Vigili Urbani? Nessuno, ancora, si sbilancia a proporre un’illuminazione adeguata del tratto da Cornino a Bonagia (da realizzare a carico della Provincia col “tesoretto” di Turano). Nessuno riesce a progettare un allargamento della corsie e contestuale previsione di corsia riservata per mezzi deboli (bici e scooter).

Ma non bisogna, infine, dimenticare i casi di Sandro Ingrassia – il giovane operaio schiantatosi su un palo della luce a San Giuliano – o del turista romano Bladimiro Francavilla travolto a Makari mentre effettuata una foto.

E’ evidente che questi altri due drammi ci segnalano la necessità inderogabile ed irrinviabile dello spostamento degli “ostacoli” (pali della luce, guardrail …) dai cigli della strada e della previsione e segnalazione di aree di sosta lungo la provinciale Trapani-San Vito.

I morti ci dicono cosa serve per evitare altri morti … ma chi ha il potere di decidere che fa?

Nulla. Ed allora saranno ancora funerali, bare bianche, urla, fiori, serrande abbassate per lutto, e … fiaccolate. Noi non ci stiamo più.

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