CALCIO: E LA CRISI TOCCO’ ANCHE LA DIRETTA

BoscagliaRETTIFICA  – Notizia di poco fa: ci sarà  la diretta della partita tra Cremonese e Trapani. Nonostante quanto paventato nei giorni scorsi, Radio cuore ha deciso di comprare comunque i diritti per la radiocronaca nonostante l’assenza di sponsor.

 

 

Da qualche giorno, si assiste in città ad una e vera propria protesta diffusa fra i tifosi del Trapani calcio. La questione riguarda la diretta radiofonica e televisiva della partita di andata delle semifinali playoff fra il Trapani e la Cremonese allo stadio Zini di Cremona.

Il timore dei tifosi è nato dopo aver appreso che nè Radio Cuore nè Telesud, le uniche emittenti della nostra città, non avrebbero trasmesso la diretta della partita a causa del costo abbastanza oneroso imposto dalla Lega.

Per le dirette televisive il prezzo da pagare, così come riportava il bando della Lega, ammontava ad € 8.000 + iva 21%. Le emittenti interessante dovevano far pervenire alla stessa Lega il modello di adesione con l’offerta, che doveva essere superiore all’importo minimo inserito nel bando e il titolo di pagamento dell’offerta indicata nel modello di adesione entro le 12 del 16 maggio. A tal proposito, diversi tifosi avevano addirittura inviato email a Michele Criscitiello, presso Sportitalia, per sensibilizzarlo alla messa in onda della partita.

Anche questa iniziativa però non ha portato i risultati auspicati.

Anche dalla radio purtroppo le notizie che arrivano, specie da Radio Cuore, non sono rassicuranti.

Nel pomeriggio di oggi, raggiunto telefonicamente, Nicola Conforti ha dichiarato: “la lega ha chiesto una cifra che ammonta a circa 1.800 euro e gli sponsor contattati non hanno accettato di sborsare tale cifra, considerata troppo esosa per le loro casse”. Sempre Conforti dice: “Ho fatto richiesta alla lega per cercare una soluzione che potesse venirci incontro. Nella fattispecie, considerando che il ritorno al provinciale sarà trasmesso in diretta televisiva da RaiSport 1 e che verrà disputato allo stadio Provinciale, ho chiesto alla Lega di poter pagare una somma intermedia per trasmettere soltanto la gara di andata di Cremona. Attendo fiducioso una loro risposta, che avverrà comunque negli ultimi giorni prima della partita. Sono dispiaciuto perché i tifosi su alcuni social network mi hanno ingiustamente colpevolizzato. Sono sincero quando dico che senza contributi da parte degli sponsor e, comunque, senza una riduzione dell’esosa quota voluta dalla Lega, non riuscirò a mandare in onda la partita. Purtrppo il periodo è critico per tutti e non posso affrontare da solo questa spesa”. Infine, conclude Conforti: “Sarà comunque trasmessa, nell’ipotesi che non si raggiunga l’accordo con la Lega, una sorta di radiocronaca con collegamenti diretti della durata di tre minuti ogni quindici di gara, come previsto dalle norme sul diritto di cronaca. Collaborerà con me dallo stadio Zini il giornalista Nicola Rinaudo”.

La questione sembrerebbe di semplice interpretazione, ma il problema va oltre la mera partita di calcio. Questa città è scevra di una cultura dello sport. Gli imprenditori cercano soltanto il profitto e non investono nelle attività che potrebbero creare una crescita del tessuto sociale. In questo periodo la crisi non è soltanto rappresentata dalla perdita del potere d’acquisto dei salari ma anche dalla perdita di fiducia nel futuro, soprattutto da parte dei giovani i quali spesso vengono dimenticati dallo Stato e dalle istituzioni sociali. Per molti, anche il calcio stesso, che pur non rappresentando la soluzione dei loro problemi, è una forte valvola di sfogo per creare entusiasmo. Lo ripetiamo, in un periodo difficilissimo per tutti, lo sforzo di chi può mettere del suo, in un periodo tra i più difficili della storia recente di questo paese, rappresenterebbe un segnale importante per i cittadini.

Un invito affinché ci si svegli da questo torpore che dura da troppi anni: ci sarebbe bisogno di mezzi di informazione dedicati, come succede in molte parti del nostro paese. Molto spesso diverse squadre anche del sud, vedi lo stesso Barletta o Andria tanto per fare dei nomi, hanno la possibilità, attraverso dei canali televisivi e streaming, di dare informazioni quotidiane ai loro tifosi. Seppur difficile e spesso oneroso l’investimento nello sport rappresenta un volano che può dare un serio rilievo alla rispettabilità e alla figura di una città ma anche di un’intera provincia.

Quest’invito è rivolto agli imprenditori, ai cittadini ma anche alle istituzione che troppo spesso sono da freno e non da stimolo per gli investimenti di qualsiasi persona abbia intenzione di credere in un’attività anche sportiva.

E’ paradossale come in città circolano strane voci di una dirigenza, quella del Trapani calcio, additata di non voler far il salto di categoria perché non ha i mezzi finanziari ed economici per raggiungere questo obiettivo. Se è questa la nostra cultura allora sarà davvero difficile uscire da questo impasse. Come dire si vuole tutto senza mettere le mani in tasca criticando chi lo fa da anni. Adesso saranno giorni in cui bisogna unirsi fortemente a questa squadra così come auspicato dal tecnico Roberto Boscaglia anche alla luce dell’incontro chiarificatore di qualche giorno fa con i rappresentanti della curva. Sarà fondamentale che tutti i tifosi si stringano ai giocatori nella speranza che anche questo ulteriore miracolo sportivo si realizzi e non importa come avvenga, l’importante è dare un chiaro messaggio di maturità sportiva, anche se l’obiettivo non dovesse arrivare. Poi si vedrà. Alla luce dei dubbi di formazione del tecnico, che dovrà fare a meno di pedine importanti nel suo scacchiere tattico, ci sarà sicuramente da soffrire ma i ragazzi granata ci hanno abituati che l’impresa è possibile e non si sono mai tirati indietro nei momenti di difficoltà.

Inoltre non è del tutto inopportuno pensare che sarà un estate caldissima e non soltanto dal punto di vista climatico. Il calcio scommesse sta creando dei meccanismi tali che molte squadre di serie B avranno problemi con l’iscrizione nel campionato anche alla luce dei problemi economici. Questo almeno a parere del presidente della lega di serie B, Andrea Abodi. Il quale ha dichiarato che alla luce degli ultimi accadimenti giudiziari è lecito aspettarsi uno sconvolgimento degli equilibri delle classifiche e dell’organigramma delle squadre che compongono la serie B.

Tutto sembra dunque rinviato.

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