CROLLI INGIUSTIFICATI ?
E’ caduto un altro palazzo in via Giudecca, ma questa è una storia vecchia.
Proprio in quella strada ne era caduto un altro qualche tempo fa, e anche questa è storia vecchia. Oggi su quelle rovine stanno edificando altri palazzi: la via si rinnova dopo i crolli. La sua identità storica si va perdendo anche se i nuovi palazzi devono essere costruiti secondo regole architettoniche che si armonizzino col centro storico.
Il comune in tutto questo che fa? Precisa, puntualizza, prende le distanze. Perché gli interventi “in via sostitutiva possono essere eseguiti solo ed esclusivamente se vi sono pericoli per la pubblica incolumità, dunque, presenza di cornicioni, balconi, intonaci pericolanti o rischi di crolli. Se vi sono problemi interni alle abitazioni, invece, ciò attiene all’incolumità privata e l’ente pubblico non può intervenire.”
Giusto.
Inoltre “non si può nemmeno, – dice l’amministrazione dal suo sito internet – requisire immobili privati abbandonati, non sussistendo i motivi di uso pubblico e non essendovi un piano particolareggiato nel centro storico, che non può essere redatto fino a quando non viene approvato il piano regolatore generale.”
Tutto perfetto. Solo che girando per la via Giudecca, proprio l’altro giorno, ci siamo fermati a parlare con un gruppetto di signori che li tengono una specie di circolo per giocare a carte (che ancora non mostra segni di crollo imminente) e ci hanno posto la seguente domanda.
“Se non si possono requisire gli immobili allora perché non si operava per altra via? Tutti ci ricordiamo in che stato era la via Garibaldi e gli immobili che su di essa si affacciavano. Oggi, dopo un pesante intervento di valorizzazione (leggi basolato – altro i signori non ricordano), tutti i proprietari ristrutturano, mettono in sicurezza, affittano o rivendono e così i prospetti dei palazzi tornano ad affacciarsi sulla vecchia Ra Nova. Il centro storico è fatto anche dalla via Giudecca, anzi è qui i vero centro storico della città, qui, nel quartiere san Pietro, cuore pulsante della vecchia Trapani. Perché, dunque, non si è affrontato un progetto di riqualificazione anche qui? Pochi interessi politici forse gravitano a questa povera via, abitata (sempre meno per la verità) da povera gente? Non merita la Torre della giudecca (purtroppo privata) di essere quantomeno inserita in un contesto urbanistico che sia consono alla sua importanza?”
Già. Il centro storico rivive, ci dicono, grazie ad interventi di riqualificazione e attenzioni particolari rivolte alla via Garibaldi, a Corso Vittorio Emanuele e alla via Torrearsa. Ma il resto? Il quartiere san Pietro che ad uno ad uno vede crollare i suoi palazzi e disgregare il proprio quartiere? Quello non è meritevole di recupero? Forse no…