DAIDONE: VOGLIAMO VINCERE, ANCHE CON LA PUZZA SOTTO IL NASO!

Salvatore Daidone, PDTRAPANI – “E’ sbagliato fare aut-aut – pacatamente ma fermamente, così è intervenuto Salvatore Daidone (consigliere provinciale del PD) nel corso della riunione di venerdì notte dei partiti del centro-sinistra Qui ci sono alcuni che hanno deciso di fare una propria corsa, per salvaguardare le proprie posizioni personali. Se noi vogliamo dare una svolta a questa Città, dobbiamo guardare la realtà e comprendere che da soli non siamo in grado di vincere le elezioni. Se ci sono, qui, forze politiche che si richiamano al centro-sinistra che pensano di dettare norme e regole per far perdere la Coalizione, beh noi non siamo disponibili, perché noi vogliamo partecipare alla prossima campagna elettorale per vincere e vincere anche coi programmi, non solo con le alleanze e la matematica!”.Livio Daidone, UDC

I MAL DI PANCIA. “Noi abbiamo intrapreso una discussione politica coll’UDC, a livello di segreterie provinciale, non col Terzo Polo (FLI-MPA), e anche all’interno dell’UDC ci sono dei mal di pancia. Io e Turano, a scanso di equivoci, siamo due cose separate. Ma questa è una svolta storica per la nostra Città. Noi uno sforzo lo dobbiamo fare”.

LA POLITICA DEI PROGRAMMI. E c’è compatibilità di uomini e programmi fra l’UDC ed il PD, viene da domandarsi. Daidone – a distanza di tre mesi dalla presentazione delle Liste, si vota il 6 maggio sembra – non ha le idee chiare “Innanzitutto dobbiamo vedere se riusciamo a sottoscrivere un programma comune (trasparenza, legalità e lotta alla mafia, innanzi tutto) che dobbiamo presentare agli elettori di questa Città, e questo ancora non l’abbiamo avviato, abbiamo parlato solo di questioni di carattere generale”.

LA POLITICA DEGLI UOMINI. “Poi abbiamo un problema da discutere coll’UDC – cerca di spiegare Daidone – che riguarda gli uomini che lo rappresentano. Certamente dobbiamo capire chi sono i nostri alleati, i nostri interlocutori, le persone fisiche con le quali ci dobbiamo confrontare, per vedere se hanno credibilità”. Ma di quali uomini parla Daidone? Dopo tanti anni che fa politica non conosce gli uomini che rappresentano l’UDC a Trapani? Dice che lui è cosa diversa da Turano. E con Carpinteri, Bongiovanni, Colbertaldo, Livio Daidone (ex-FI, vedi foto a fianco) … la pensa egualmente?

LA POLITICA DEI NUMERI. “Saranno i nostri elettori che ci giudicheranno – ammette il Democratico -, ci auguriamo che le scelte che facciamo come dirigenti di Partito abbiano la sintonia col nostro elettorato. La storia dirà chi avuto torto e chi ha avuto ragione. Ma l’elettorato del centro-sinistra in questa Città è pari al 36-38%. Noi dobbiamo recuperare un’altra fascia di elettorato”.

Tradotto: Insomma ci servono i voti dell’UDC anche se non vorremmo avere a che fare cogli uomini dell’UDC. Ma l’elettorato – pensiamo noi – non lo si può conquistare con l’attività, quotidiana, fra la gente e per la gente, conquistando gli elettori, i singoli cittadini, ad uno ad uno? Ci ha provato – nei 10 anni di amministrazione Fazio – il PD o i suoi dirigenti sono stati lontani dalla “base” e dai cittadini? Cos’hanno fatto, cos’hanno investito, per crescere?

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