D’ALI FUORI DAL GOVERNO

Antonio D'Alì

Antonio D’Alì

TRAPANI – Ci sono persone che brindano.

Ci sono persone che ridono.

Ma ci sono anche persone che del mancato inserimento del senatore Tonino d’Alì nel governo nazionale, provano molta contrarietà e delusione.

Il perché è presto detto.

Trapani ha bisogno di gente, che a prescindere della collocazione politica, possa intestarsi un percorso di attenzione nei confronti della città

Tonino d’Alì nel passato governo Berlusconi c’era riuscito.

E’ stato capace a dare alla nostra città lustro e visibilità.

E non si può certamente affermare che avesse un qualsiasi interesse.

Non è un costruttore.

Non è un progettista.

Non ha bisogno di avere per forza “ un radicamento sul territorio” .

Cosa che quasi tutti i politici trapanesi perseguono, tanto che le Liste a sostegno dei candidati sindaci uscenti ed entranti, riscuotono consensi con percentuali a doppia cifra.

Ma Trapani per continuare a crescere aveva necessità che gli fosse riconosciuto e certificato quel ruolo che con tanta caparbietà Tonino d’Alì aveva cercato di assegnargli con la sua attività di governo.

Peccato.

La città più azzurra di Sicilia avrebbe certamente meritato qualcosa di più da nuovo esecutivo nazionale.

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