ERICE E TARSU, LE COSE ORA SI FAN SERIE

Concetta Montalto

Concetta Montalto

Ai cittadini ericini si può chiedere di tutto, ma non di mettere la mano al portafogli per far fronte all’aumento considerevole, circa il 40 %, della tassa sui rifiuti solidi urbani.
Tant’è che l’amministrazione ericina guidata dal sindaco di sinistra Tranchida, che dovrebbe tutelare le fasce sociali più deboli, con l’avallo del consiglio comunale ha provveduto ad aumentare la tassa sulla spazzatura.
Ma chi sono i consiglieri comunali che hanno votato a favore?

Certamente chi fa parte dell’agiata borghesia cittadina ericina che nella fattispecie si chiamano.
    Giovanni Maltese, ex Pdl oggi Fli, uomo di grande loquacità e dall’oratoria forbita, esponente di spicco dell’intellighenzia barberiana.
    L’avvocato Valeria Ciaravino, eletta nelle liste della Margherita
    L’avvocato Alberto Mazzeo, eletto nella lista dell’Udc.
    L’avvocato Giovanna Millocca, eletta nella seconda lista civica “Erice in tutti noi”.
    Il medico Luigi Nacci, eletto nell’Udc e transitato successivamente nell’Api ed in seguito approdato nel Fli.
    L’ericino doc Ninni Simonte, eletto nella lista ”I Moderati” di ispirazione fratelliana.
    Il commercialista Gianrosario Simonte, eletto nella lista civica “Erice che vogliamo”.
    La prof. Josè Strazzera, eletta nella lista civica “Erice che vogliamo”.
    Il proprietario terriero di Napola Diego Sugamieli, eletto nei Ds ed ex funzionario del Pci.
     La consigliera Michela Errera, eletta nella lista civica “Erice che vogliamo”.

Le persone che abbiamo incontrato per la città hanno espresso la loro amarezza per l’aumento messo in atto dall’amministrazione ericina.

A tal proposito ci siamo incrociati con Concetta Montalto, a cui abbiamo chiesto la sua opinione.
La nuovissima esponente del Pdl ericino ci ha detto che è sua intenzione condurre una battaglia per l’abbattimento della tariffa sulla spazzatura, applicando somme in linea con le condizioni economiche della buona parte della cittadinanza.

Solitamente le donne mantengono la parola data, confidiamo che la Concetta in epigrafe possa continuare una tradizione che dalle nostre parti è millenaria.

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