FINANZIATA LA DIFFERENZIATA

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – Questo è sicuramente un successo da ascrivere a merito dell’Amministrazione Tranchida. Il Comune di Erice avrebbe ottenuto “superato l’attento e meticoloso esame dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, sono stati finalmente finanziati, rispettivamente con decreto n° 292 del 7 agosto, il primo e per un importo di euro 3.146.721,93 e, con decreto n° 289 del 6 agosto, l’altro, per un importo di euro 2.367.836,73”. Il totale fa 5.514.558,66 euro e sarà destinato alla raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio del Comune di Erice.

Prima di spiegare quale sarà il suo piano per l’investimento di tale sostanziosa somma, Tranchida dedica alcune righe di un proprio comunicato inviato alla stampa per togliersi qualche “sassolino” dalle cosiddette scarpe: “Ha continuato a destare grande perplessità e numerose critiche fra la pubblica opinione – talune ingenerose e altre sollevate strumentalmente dalla parte politica avversaria -, la dolorosa decisione presa dalla Giunta Tranchida nell’autunno scorso per la rimozione delle 20 campane comunali (+ 20 della ditta appaltatrice) per la Raccolta Differenziata di carta, plastica e vetro”.

Per il primo cittadino, la propria condotta è giustificata da “Nessuna pazzia, ma solo coraggiosa, anche se impopolare, serietà amministrativa e correttezza politica ci ha portato 9 mesi fa a rimuovere tali “inutili” campane” poiché “In buona sostanza, gran parte della raccolta con le classiche campane si rivelava un “rifiuto misto”, ma di fatto il servizio veniva pagato a peso d’oro dal Comune e dunque dagli stessi cittadini contribuenti”.

La soluzione al problema era, secondo il sindaco pro-tempore di Erice, ben altra. E su questo ci trova assolutamente d’accordo. Le 40 campane di Erice (20 di proprietà e 20 in affitto), mal distribuite sul territorio e svuotate spesso con notevoli ritardi rispetto alle necessità non servivano a nulla, se non a far “arricchire” la società che ne “curava” lo svuotamento.

Già nell’Ottobre 2007 la mia Giunta – dichiara Tranchida, sicuramente ignorante degli atti compiuti dalla precedente Amministrazione Sanges – aveva ad approvare, in assoluto ad Erice, per la realizzazione del primo progetto di Centro Comunale di Raccolta per la Differenziata”. Orbene quanto dichiarato è assolutamente falso perché anche il sindaco Sanges aveva fatto predisporre dagli uffici un Progetto per la realizzazione delle cosiddette “Isole ecologiche” (che prevedeva la realizzazione di due Centri, uno, per l’appunto a Rigaletta-Milo ed un secondo a San Cusumano). Poi, però, in sede di Giunta ne era stato “promosso” solo uno, quello di San Cusumano, a sua volta poi “bocciato” dalla Regione per inconsistenza della documentazione prodotta ed assenza di un positivo parere ambientale da parte della Soprintendenza BB.CC.AA. Vedi nostro articolo all’epoca.

Al di là dei meriti, che comunque restano in capo all’Amministrazione Tranchida, per essere stata capace di produrre, stavolta, un valido progetto e seguirlo sino al finanziamento regionale, il Piano prevede anche, e soprattutto, atteso che una sola “isola ecologica” e per giunta in un luogo decentrato quale Rigaletta-Milo (la normativa parla invece di luoghi “baricentrici” alla residenza della popolazione) non ci pare idonea alla soluzione definitiva del problema, l’avvio di un “un progetto pilota di Raccolta Differenziata “porta a porta” con nuove tecnologie e strategie d’intervento, con l’ambizioso obiettivo del raggiungimento del 40% di già al primo anno”.

Quelli che non convincono sono i tempi previsti per la realizzazione del Piano: “Tempi d’esecuzione: 6/12 mesi”, dall’affidamento dei lavori ai quali, naturalmente, si dovrà giungere tramite bando di evidenza pubblica, insomma avremo il Centro comunale per la raccolta differenziata chiavi in mano e pronto, anche burocraticamente, a lavorare non prima di 12-18 mesi. E nel frattempo?

Per quanto riguarda, invece, la “Raccolta Differenziata porta a porta” è previsto solo un “servizio sperimentale a Erice capoluogo, Erice Casa Santa – Via Manzoni e traverse destra e sinistra” a cui si aggiungeranno un “Centro “mobile e intelligente” di Raccolta Differenziata (servizio itinerante per tutto il territorio comunale, frazioni comprese)” e “3 Centri “fissi e intelligenti” di Raccolta Differenziata (distribuiti in punti strategici del territorio)”. Questa parte del Piano dell’Amministrazione comunale di Erice, naturalmente quella che più ci convince prevederà, tra l’altro, l’acquisto di “tre postazioni elettroniche di raccolta; pesatura e individuazione utente; un centro ambientale mobile multimediale; 800 bidoni; 7.500 bio-pattumiere; migliaia di schede magnetiche)”. Un po’ ottimistici i tempi di attivazione previsti dal Comune: 6 mesi.

Il comunicato del sindaco Tranchida chiude con la condivisibile affermazione che “sicuramente non abbiamo la bacchetta magica con la quale ricostruire tutto e di più appena in un anno di governo. Il nostro impegno di servizio alla comunità ericina, comunque, pur in mezzo a tanti vecchi ostacoli e nuovi problemi si rinnova ogni giorno, grazie anche alla collaborazione di tanti cittadini, che ben oltre gli schieramenti politici, come noi credono che Erice meriti sempre e molto di più”.

Come si suol dire “se son rose fioriranno…” o, forse meglio, “abbiamo fatto trenta … facciamo trentuno”, cioè abbiamo aspettato un anno, possiamo aspettare anche altri sei mesi. Poi, però, desideriamo che la raccolta differenziata, senza più scuse, giunga a quel 40% promesso da Tranchida (già al primo anno di attivazione) e che i cittadini-utenti che aderiranno al nuovo sistema siano adeguatamente premiati (30%, almeno) rispetto ai meno volenterosi.

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