HANNO FATTO CHIUDERE BISBINI!

Gianni Bisbini

Gianni Bisbini

TRAPANI – Che amarezza! Uno Stato, e un Comune, quello di Trapani, debole coi “forti”, ma forte coi “deboli”. Questo viene da pensare a leggere la notizia. Entro sei mesi il tendone del Bisbini Park, il parco giochi per bambini alle porte di Trapani, sulla provinciale del Marsala, dovrà essere “smontato” e si “dovrà procedere al ripristino dello stato dei luoghi”. Inoltre, Iulia Skliarova, la trentenne italiana, ma di chiare origine russe, titolare del Bisbini Park dovrà “pagare un risarcimento di 15.000 euro al Comune”, che si era costituito “parte civile” nel procedimento penale nato per aver “installato abusivamente un tendone da circo per svolgere attività di intrattenimento per i bambini”.

E quanto si legge su “La Sicilia” del 14 giugno 2008. La stessa Iulia “è stata condannata dal giudice Alessandra Camassa a due mesi di arresto ed al pagamento di un’ammenda di 25.000 euro. La pena è stata sospesa”.

Certo, i bambini di Trapani, Paceco, Erice, perderanno la possibilità di esprimere la propria gioia giocando con gli scivoli del Bisbini, o saltando sulle reti del parco. Ma la legge … è legge. Verrebbe da dire. Spiega l’articolo: “Secondo l’accusa, il tendone era stato installato in assenza di autorizzazione, violando una serie di norme: si trovava in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e non era stato dato preavviso dell’installazione all’ufficio corredandolo della relazione e del progetto”.

Ma Gianni Bisbini, marito e collaboratore della titolare del Bisbini Park, non ci sta a passare per uno che vuole violare le leggi. Gianni, e la sua famiglia, vogliono solo lavorare, avere un reddito onesto, offrire uno spazio per le feste ed i divertimenti dei bambini di Trapani. E “snocciola” le “carte”. Ad una ad una.

E’ dal 2003, dimostra, che scrive al Comune di Trapani, per chiedere l’assegnazione di un’area pubblica per installare il suo tendone ed i suoi giochi. In particolare, ci sembrano più significative le note di risposta del Comune di Trapani del 10 luglio 2007 (prot. 9667, IX settore, a firma del dott. Carmelo Burgio) e del 26 ottobre 2007 (prot. 13769 IX Settore a firma dott. Francesco Guarano).

Nella prima il Comune sostiene che la “richiesta di suolo pubblico per attività di parco giochi sulla Lungomare Dante Alighieri (a fianco “isola ecologica”, NdR) non può essere accolta in quanto detta area pur essendo tra le aree individuate per lo spettacolo viaggiante, giusta deliberazione consiliare n. 21 del 1 marzo 2007, può ospitare soltanto piccole attrazioni, piccole giostre per un massimo di 300 mq” (al Bisbini Park servono circa 1.000 mq). A nulla vale la considerazione di Bisbini che, invece, quell’area è più grande ed il suo show potrebbe installarvisi.

Nella seconda nota il Comune aggiunge che sì esiste un’altra idonea area a “fontanelle sud (circhi, spettacoli viaggianti, parchi divertimento), di mq. 4.760” (difronte il Bowling, NdR), ma che “detta area allo stato attuale non può essere concessa in quanto necessità di lavori di adeguamento”. Anche in questo caso, a nulla valgono le considerazioni di Bisbini che i “lavori di adeguamento” è disponibile, a proprie spese, ad eseguirli lui.

Per la verità anche il Comune di Erice, nonostante le diverse assicurazioni del sindaco Tranchida, non trova “spazi” per il Bisbini. Il 5 ottobre 2007 (con prot. 1796/SUAP a firma dott. Ing. Giacomo Catania) viene respinta l’installazione in un’area sulla litoranea perché “l’area interessata ricade nella fascia di rispetto de 150 metri dal mare soggetta a vincolo di inedificabilità”. Ancora, a nulla valgono le considerazioni di Bisbini: e Migliore, che è a meno di 150 metri dal mare, come ha fatto a installare quelle strutture "leggere" che hanno ampliato la superficie coperta del centro commerciale? Ha avuto l’autorizzazione o nessuno “ha visto niente”?

Gianni Bisbini ci mostra la circolare del 19 luglio 1995 del Ministero dell’Interno. C’è su scritto: “…la giurisprudenza consolidata del TAR e del Consiglio di Stato, in tema di tutela dell’iniziativa economica, sostiene che è illegittimo il provvedimento di diniego o di revoca di un’autorizzazione fondato su ragioni di ordine urbanistico o di pubblico interesse, qualora il Comune non provveda ad assegnare altra area disponibile”.

I comuni di Trapani, e Erice, hanno negato le area richieste ma non hanno indicato altra area. Hanno contravvenuto alla circolare ministeriale, alla “giurisprudenza consolidata”, all’art. 9 della legge 337 del 1968 che prevede la definizione di un adeguato e capiente numero di aree per gli spettacoli viaggianti.

Viene da pensare che, dato che il “tecnico” di fiducia de Bisbini è l’ing. Stefano Nola, consigliere comunale dell’UDC inviso al sindaco Fazio, ci sia qualcosa di “politico” nei provvedimenti contro il Bisbini Park. Guarda caso il sindaco Fazio, con provvedimento di Giunta del 4 marzo 2008, n. 54, ha assegnato, gratuitamente, per dieci anni, l’area il 26 ottobre 2007 negata a Bisbini, alla Hobby Model per realizzarvi un mini-autodromo! Viene da chiedersi se la durata di questa “concessione” è in linea col Regolamento comunale approvato il 1 marzo 2007 (delibera Consiglio n. 21) ed i motivi della “repentina” decisione.

Nonostante tutte le suesposte riflessioni, resta il fatto: il Bisbini dovrà lasciare, entro sei mesi, l’area privata dov’è installato (e dove paga 500 euro al mese) e, se il Comune non troverà altra idonea area, lasciare Trapani. I bambini ringraziono.

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