BELLINA: RC VICINA AGLI OPERAI

TRAPANI –
Trapani non è un’isola felice e «Così come in tutta Italia, o forse in Europa, anche nella città “del sale e della vela” capita che un operaio venga licenziato in tronco ..». E’ la denuncia di Francesco Bellina dei Giovani Comunisti. E se il comunicato di Rifondazione prende spunto dal recente caso dell’operaio-sindacalista dei Cantieri Navali di Trapani licenziato per presunta «Grave insubordinazione», il comunicato spazia su altre note vicende cittadine.
«E’ sempre a Trapani che proprio pochi mesi fa altri
operai portuali di Trapani hanno occupato il posto di lavoro, hanno dormito per giorni al freddo, su una gru. Proprio lì, su quella gru, un operaio ha avuto un lieve malore». «E ancora è a Trapani che i lavoratori della Multimedia Planet hanno occupato il loro call center per mesi e adesso aspettano la cassa integrazione».
«Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti/e sono stati e saranno come sempre al loro fianco, con iniziative informative e pratiche sociali, per difendere e tutelare lavoro e diritti», sostiene il giovane leader.
Intanto, sul caso dell’operaio dei Cantieri Navali di Trapani, licenziato dopo un diverbio con Giuseppe D’angelo, l’amministratore delegato dell’impresa, «Cgil, Cisl ed Ugl hanno chiesto l’annullamento del licenziamento ed il reintegro nel posto di lavoro del lavoratore». Per quel che si sa, infatti, la «grave insoroburdinazione» non sarebbe stata altro che chiedere «notizie sulla puntualità circa il pagamento dei salari … al datore di lavoro (o meglio, al padrone)».
Non è una novità che, a Trapani, si paghino stipendi ridotti rispetto alla busta o semplicemente «in ritardo» anche se poi «i padroni girano in Maserati», stronca Bellina!