IL COMIZIO DI SALVO DI SABATO

«Una campagna elettorale, potremmo dire, virtuale. Fatta di semplici inaugurazioni di Vuoti Comitati e di Spot in Tv. Una campagna elettorale dispendiosa ma inutile. Una campagna elettorale dal risultato probabilmente scontato. Solo chi aveva potere politico e denaro infatti ha potuto raggiungere – grazie alla Tv – le case di tutti gli elettori». Così, Natale Salvo, ha iniziato il proprio Comizio in Via Garibaldi, ieri.

Per il candidato del Partito Umanista «Proporre 7 candidati sindaci, 18 liste, quasi 500 candidati, non è Politica, non è democrazia. È prendere in giro la gente, l'elettore. Allora perché tutti questi candidati e tutte queste liste? Semplicemente perché coloro che oggi hanno le leve del potere non le vogliono mettere in discussione. Perché, a Trapani, non esistono la Destra e la Sinistra, esistono solo le lobby, gruppi di potere di interesse fondiario ed imprenditoriale, che si nascondono trasversalmente  …

… dietro i “Marchi” dei Partiti – le Bandiere Rosse o Tricolori, i vari fiori – semplicemente per fare i propri affari, a volte i propri sporchi affari. Questi signori tengono in ostaggio le liste e dicono loro chi può e chi non può proporre la propria candidatura. È già successo per le Elezioni Nazionali quando hanno rubato il Vs. diritto a proporre la preferenza. Succede ora, quando i capi dei Partiti impediscono di andare in liste a chi non è un allineato al sistema. E se la scelta era tra l'essere espulsi dalla politica e il denunciare questo stato di cose e proporsi, noi hanno scelto la seconda strada».

Natale Salvo, quindi, ha accusato formalmente che « ds e margherita, ad esempio, nel centro sinistra, – nonostante una precisa indicazione nazionale – hanno rifiutato le primarie e preferito la spartizione delle poltrone: un ds sindaco a Marsala e Erice, un Margherita sindaco a Trapani e Alcamo, un Udeur a Castelvetrano. E lo Sdi? Aspetterà il prossimo turno di poltrone. Ecco perché – quasi ovunque – sono nate più a sinistra delle candidature alternative: la Stellino dei Verdi ad Alcamo, Navarra a Marsala, la nostra a Trapani».

Quindi ha invitato i presenti a verificare la differenza tra apparenza e concretezza: «E mentre altri, vi propongono di vedere sugli schemi dell'unica Tv locale l'ennesima replica delle gare di coppa America, un Viagra dell'economia di qualcuno che ha cessato il suo effetto dopo solo una settimana, noi proponiamo di aumentare la qualità della via di tutti per cinque anni. Altri v'invitano – domani mattina – ad una passeggiata in bici, coi Vostri figli, ma solo ancora per l'apparenza per far credere d'essere ecologisti, gli stessi, infatti, poi dicono che è demagogico pensare di realizzare delle piste ciclabili. Che forse pretendono che voi mandiate i vs. figli in bici in mezzo alle auto in via Fardella? Loro fanno così coi propri figli? No? Allora ci stanno solo prendendo in giro».

Natale Salvo ha denunciato l'abbandono del quartiere di Villa Rosina e delle Frazioni che «Devono pagarsi l'auto-spurgo privato. Anche a 100 euro a servizio. Sono loro cittadini di serie B? Le fogne? Non ci sono».

Un passaggio è stato riservato alla polemica su Contrada Cassiere ed il Progetto di Mario Buscaino per realizzarvi un Centro commerciale. «Il verde? Quale verde? Il verde che non c'è. Anzi … ci potrebbe essere ma qualche lobby trasversale dei cementificatori vuole realizzare nell'area di contrada cassiere anziché il previsto parco urbano un supermercato, un cinema, un centro commerciale. Ma a Trapani mancano i supermercati, i cinema i negozi? No, mancano i soldi per comprare. Ma a Trapani si cementifica. Da un terreno agricolo il proprietario – chi è? – riceve due milioni di euro . Poi magari – on i contributi pubblici – qualche altro costruirà un supermercato magari come sta facendo la Midial – finiti i soldi si chiude e si manda la gente a casa ma gli affari, proprietari fondiari, costruttori e politici già se li son fatti».

Una “frecciata” anche verso l'uscente amministrazione Fazio ed il suo metodo di curare l'immagine della città: « E l'attuale amministrazione ha denunciato ogni giornalista di questo pianeta che ha detto che qui c'è qualcosa che non funziona, che c'è la mafia. Il giornale scrive che sono aumentati i costi del cimitero, il giornalista del gds viene denunciato. Si scrive che negli appalti potrebbe metter le mani la mafia? Il giornalista denunciato. Si scrive che prima degli appalti della coppa America è stato arrestato l'ingegnere capo del comune? Il giornalista di repubblica denunciato. E l'elenco può continuare. Ecco come cura l'immagine l'amministrazione della città. Denunciando i giornalisti».

Per quanto riguarda la vicenda del Porto, Natale Salvo si è domandato « Può essere il volano dello sviluppo della città. Ma finora lo è? Colpa di chi? Delle alghe dice qualcuno. Degli ambientalisti, dei magistrati comunisti e dei carabinieri, dice qualche altro. Nessuno ad ammettere che forse il progetto era raffazzonato e incompleto o che i soldi erano insufficienti. Nessuno a spiegare perché se mancano banchine la banchina Isolella è quasi inutilizzata perché il presidente dell'autorità portuale messo lì dal centro destra prende due anni per smontare il travel-lift messo li per calare in mare le barche della coppa America.

Perché nessuno ci spiega che se vogliamo coniugare porto con immagine non possiamo permettere che gli operatori, i pendolari e i turisti devono aver a che fare con i container o i gazebo anziché sostare in una stazione marittima per gli utenti degli aliscafi. Perché chi transita per le egadi deve credere di stare in un porto del terzo mondo? ».

Infine un riferimento alla Politica della Partecipazione cara agli Umanisti «Dicevamo che noi siamo per la Partecipazione, che la Politica è dialogo ed ascolto. L'attuale Amministrazione non ascolta i commercianti ed i lavoratori che vogliono, la domenica stare chiusi, per stare con le famiglie. Lei decide, per tutti. Prima decide e poi formalmente ascolta. Sembra una barzelletta ma è così. I Commercianti della Via Garibaldi e del centro hanno problemi e come risponde l'Amministrazione? Ne parliamo dopo le elezioni. I Cittadini si lamentano del PRG? Presentano delle opposizioni e chiedono una risposta che per legge tocca entro 30 giorni? E come risponde l'amministrazione? Ne parliamo dopo le elezioni».

Per poi chiudere: «Ora il nostro Sindaco sarà il Sindaco del fare. Sicuramente fa le cose che per lui sono giuste. Ma se non ascolta forse non fa le cose che sono giuste per la gente. La gente così si allontana dalla politica e perde fiducia nelle istituzioni. E non credo che sia una cosa buona. Allora ecco perché queste elezioni si sono trasformate in una sorta di referendum pro o contro Fazio. Pro o contro questo sistema di fare come se il Comune fosse una cosa sua e non invece una cosa di tutti. E noi del Partito Umanista, con questo referendum, vi chiediamo di mandarlo a casa».

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