Incredibile: Trapani, il Comune chiude per ferie

TRAPANI, 18 LUG – Transitando, ieri, davanti alla “delegazione municipale di Borgo Annunziata” (o Madonna, se si preferisce), in via Giuseppe Polizzi, angolo via Pepoli, benché in orario d’ufficio, scorgiamo il cancello serrato e l’Ufficio chiuso.

Appesa alla vetrata la fotocopia di un Decreto – il n. 20 del 2 luglio 2013 – del sindaco di Trapani generale Vito Damiano.

La sostanza del provvedimento c’informa che quell’Ufficio è chiuso al pubblico dall’8 luglio al 31 agosto, per 40 giorni.

Quaranta giorni nei quali, i cittadini del quartiere, in caso di necessità, certificati, cambi di residenza, ecc, dovranno rivolgersi agli Uffici dell’Anagrafe del Centro Storico, in Piazza San Francesco di Paola.

Al Borgo fanno capo un bel po di Cittadini. E il Decreto sindacale ci sembra annunciare un bel disservizio, quindi. Il Comune anziché decentrare i propri uffici e portarli sempre più vicini ai cittadini, li allontana. Causando, nella migliore delle ipotesi, perdite di tempo, inutile traffico automobilistico per gli spostamenti degli utenti, affollamento nei parcheggi (a pagamento) del Centro Storico.

Un provvedimento che fa coppia con la riapertura della delegazione di Fulgatore (circa 20 km da Trapani). Gli abitanti della frazione, infatti, riporta lo stesso Decreto sindacale, potranno fruire dell’apertura degli Uffici solo l’ultimo venerdì di ogni mese [SCARICA DA QUI IL DECRETO INTEGRALE DEL SINDACO].

Quello che stona, oltre alle valutazioni già riportate, sono le motivazioni con le quali il sindaco Damiano giustifica il proprio provvedimento «in considerazione della particolare vocazione turistica del territorio e delle condizioni climatiche estive, ed in considerazione altresì del minore afflusso di pubblico dovuto alle condizioni metereologiche». Che c’entrano i turisti con una Delegazione che serve i cittadini “indigeni”? Che giustificazione è il meteo (al più, in proposito, si installava un bel condizionatore d’aria, non certo si chiudeva un Ufficio al pubblico!)?

Certo, invece, che se a giustificazione, vera, della chiusura, stesse il “piano ferie” del personale – ricordiamo che il Comune ha 650 dipendenti circa – si potrebbe parlare di incapacità a programmarlo.

Le ferie sono un certo diritto inalienabile, ma vanno concordate coll’Azienda (il Comune) per non creare disservizi all’Utenza.

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