L’ENTELLO PERDE. L’ARBITRO LA CONDANNA

ERICE (TRAPANI) – E’ assurdo che un giocatore che sbaglia prenda 5 mesi e un arbitro che sbaglia nulla. E’ assurdo che un arbitro s’inventi spintoni che non ci sono mai stati e nessuno può dire che è un bugiardo. E’ assurdo che in una partita di calcetto, ovvero 5 contro 5 ci siano 9 ammoniti e 2 espulsi, senza che ci siano stati particolari falli di gioco in campo tanto da non far giungere alcuna squadra ai tiri liberi.

Eppure tutto questo è successo, a Trapani, sabato scorso, all’Entello Erice di Natale Salvo nell’incontro col Madre Teresa Calcutta di Marsala, conclusosi sullo 0-3. Un risultato “strano” nel mondo del calcio a cinque. Ed in effetti s’è sfiorata la “gara perfetta”, lo 0-0.

L’Entello, parlando della gara “giocata”, ci ha messo tutto il proprio impegno, bisogna ammetterlo, ma, ancora una volta, non ha ricavato il classico “ragno dal buco”. Messo in panca, dopo 10 minuti, l’indisponente Nino Poltese, mister Salvo ha gettato nella mischia, in attacco, il 1994 Lollo Miceli, con risultati apprezzabili sul lato delle occasioni – l’attaccante s’è presentato 3-4 volte, di rimessa, solo davanti al portiere avversario – ma non delle conclusioni. Alessandro Mannone, piuttosto mobile, s’è presentato con una delle “sue” conclusioni. Ma il risultato non s’è sbloccato ed il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, un risultato anomalo nel calcio a cinque.

Ad 1 dal termine, da segnalare, l’episodio che porta all’espulsione di Paolo Santangelo. L’attaccante si trova in possesso di palla nell’angolo avversario, subisce una spinta ma l’arbitro inverte il fallo. Alle legittime proteste segue prima il cartellino giallo e poi il rosso. L’assurda espulsione provoca la reazione, ingiustificabile chiaramente, del ragazzo (1993) che costerà una squalifica sino al 28 giugno 2012.

Nella ripresa il tecnico provava a ridare fiducia a capitan Nino Poltese che, però, non rispondeva adeguatamente allo stimolo (gioca per i “fatti suoi”). Su suo errore, addirittura (non rientrava a coprire la difesa), l’Entello andava immeritatamente sotto a metà ripresa. La squadra reagiva “schiumando rabbia”, ma la pressione esercitata sulla difesa avversaria era disordinata e non si costruivano occasioni apprezzabili.

A 7′ dal termine il tecnico tentava l’arma della disparazione: fuori il portiere Enzo Barbera e dentro, in porta, il centrale Vito Cordaro. L’esito era negativo: una rete subita a porta vuota a 1′ dal termine ed una seconda al 2′ di recupero. Finale 0-3.

In settimana almeno una buona notizia: il tecnico Natale Salvo, dopo 25 mesi, è stato prosciuto dalle indagini della Procura Federale, non è perseguibile, per la sua lievità, lamentarsi per un rigore non dato.

ENTELLO ERICE – LE PAGELLE. Vincenzo BARBERA, 8, oramai è un punto fermo della squadra; Vito CORDARO, 7.5, deve riuscire a “comandare” di piu’ difesa e gioco, ma oramai, dopo le difficoltà di inizio stagione, è insostituibile; Tonino RAVIGNANI, 6.5, ha difficoltà psicologiche dettate dalla serie di sconfitte; Alessandro MANNONE, 7, quello che suda di piu’ per la squadra, deve progredire sul lato dell’ordine; Carlo DOMINGO, 6, pochi minuti in campo, senza sbavature; Ferdinando AMICO, 6, gioca solo i 6-7 minuti finali, ma con grande impegno e cercando un paio di volte la via della rete; Luca CORDARO, 6, s’impegna, ma piu’ nella rottura che nella costruzione; Nino POLTESE, 5, un’ombra di quel che può dare, è fuori da gioco, fa tutto da solo e così non è utile; Paolo SANTANGELO, 5, esagera nelle proteste e si becca una maxisqualifica; Lollo MICELI, 6.5, la partita sarebbe finita diversamente se avesse messo dentro una delle 3-4 occasioni avute sui propri piedi nel primo tempo; Alessio MESSINA, 6.5, oggi non si esprime al meglio, forse la tensione per l’importanza della posta; Pietro FERRARA, N.E., fa parte del gruppo, ma oggi non trova spazio.

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