LO STRANO VICINO DEL SINDACO FAZIO

Mimmo Fazio

Mimmo Fazio

TRAPANI – I “vicini”, spesso, non si possono scegliere. E si “accettano” facendo, quindi, “buon viso a cattivo gioco”. In questo caso, il “vicino” ingombrante è Mimmetto Coppola, in “odor di mafia” (è fratello di Filippo condannato per mafia. E lui stesso imputato per mafia) L’uomo che s’è trovato questo “vicino” è Mimmo Fazio, sindaco pro tempore di Trapani. La “vicinanza” tra i due s’è scoperta solo ora, durante la deposizione in aula – nel processo a Bartolo Pellegrino – dell’on. Paolo Ruggirello.

Certo una persona normale è portata a credere che uno che abita nello stesso condomino o nel condomino a fianco possa essere definito “vicino”. E una persona normale non potrebbe credere, invece, che i rapporti tra il Fazio ed il Coppola possano essere solo quelli di “vicini” – come il sindaco sostiene sul Giornale di Sicilia -, se uno sta in un paese (a Fulgatore) e l’altro in uno diverso (a Dattilo).

Ma magari, sforzandosi un po, si può credere che avranno le vigne confinanti – visto che entrambi, pare, si dedichino all’agricoltura – , e saranno dei “vicini di … campagna”. E che si possano essersi conosciuti mentre, entrambi, contemporaneamente, erano intenti nello spargere zolfo sulle piante o, piuttosto, durante la vendemmia.

Certo è, comunque, che l’affermazione di Mimmetto Coppola,
riportata dall’on. Ruggirello, secondo la quale il Coppola avrebbe “interceduto” presso l’on. Bartolo Pellegrino per “sponsorizzare” la candidatura a sindaco di Trapani del “vicino” Fazio piuttosto che quella del commercialista Salvatore Castiglione (più “vicino” a Pellegrino) lascia pensare lo stesso.

Riporta La Sicilia di oggi le dichiarazioni di Ruggirello: «Pellegrino [nel 2001, NdR] non voleva sostenere Fazio, alla fine ci fu un incontro tra i due nella cantina di Fulgatore, lo organizzò Girolamo Coppola che si era messo di mezzo, perché vicino a Fazio quanto a Pellegrino». «Fazio è persona che Coppola conosceva molto bene», si precisa sul Giornale di Sicilia che spiega che proprio Coppola che «chiese d’incontrare Bartolo Pellegrino per convincerlo a candidare a sindaco Mimmo Fazio».

Certo è che, se fosse vera l’azione del Coppola, Fazio dovrebbe spiegare quali “interessi” poteva avere lo stesso Coppola nello “sponsorizzare” un candidato sindaco piuttosto che un altro. Quali “crediti” poteva vantare lui rispetto al Coppola. A noi, personalmente, nessun “vicino” ci ha segnalato per nessuna “poltrona”.

Non si accusa il primo cittadino di nulla di illegale, ma lo si “accusa” d’avere un “debito” di trasparenza rispetto ai cittadini che, copiosamente, poi, l’hanno votato.

Insomma Fazio non se ne può uscire, dalla rivelazione di Ruggirello, c
on un “Si, conosco a Mimmetto Coppola, ma solo perché eravamo dei vicini”. E nemmeno con un “Non ho mai parlato con lui di politica”. E neanche con un “Non ho mai avuto incontri con l’onorevole Bartolo Pellegrino alla presenza di Coppola”. Frasi, o scuse, che non vogliono dire nulla. Che non smentiscono nulla. O smentisce al 100% (e querela per diffamazione) l’on. Ruggirello e Mimmeto Coppola per le gravi affermazioni, o spiega i motivi – sicuramente anche leciti – della “sponsorizzazione” della sua candidatura a sindaco di Trapani da parte di Coppola.

In mezzo a queste due soluzioni c’è solo il “grigio”. Un “grigio” nel quale colui che non ha voluto dare la cittadinanza onoraria al prefetto anti-mafia Sodano, o che non ha partecipato personalmente alla marcia di solidarietà al commissario anti-mafia Linares (minacciato proprio in quel di Fulgatore, la frazione dove vive il sindaco) non può permettersi assolutamente di stare. Ne va dell’immagine della Città.

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