Luglio Musicale: Balletto di polemiche

Trapani, 2 giugno – Giovanni De Santis, ex-consigliere comunale e, soprattutto, nipote del fondatore dell’Ente, l’omonimo maestro Giovanni De Santis, è il nuovo Amministratore Delegato dell’Ente Luglio Musicale, il massimo Organismo, a Trapani, dispensatore di cultura, di cultura viva. De Santis, subentra all’avv. Gino Bosco che, lo scorso 9 maggio, aveva rassegnato le proprie dimissioni.

Il compito di Giovanni De Santis, non è il più facile, giungendo alla guida di un Ente di non semplice gestione e il cui Bilancio, con la farsa delle “cancellazione” delle Provincie da parte del Governo regionale guidato da Rosario Crocetta (PD), si trova pensantemente condizionato dal punto di vista finanziario.

LA POLEMICA DI MARRONE D’ALBERTI

Lo stesso D’Alberti, che solo pochi giorni fa era stato indicato dalla stampa come possibile successore dell’avv. Gino Bosco, alimenta la polemica: «Non capirò mai perché se si deve operare al cuore si cerca un chirurgo cardiologo, se bisogna dare un incarico si guarda altro!», scrive sulla propria pagina Facebook giusto a sottolineare i propri titoli (pianista di fama internazionale, maestro concertista ed oggi anche professore presso il Conservatorio di musica di Potenza) che nulla hanno a che condividere con quelli del De Santis.

LE POLEMICHE DI GINO BOSCO

L’avv. Gino Bosco aveva spiegato, il un comunicato, le motivazioni del proprio gesto: non s’è trovato vicino, nel proprio internto di rilanciare l’Ente, il «Consiglio Comunale non pronto a recepire le istanze che continuamente ho lanciato pubblicamente per indurre una attività deliberativa confacente ai bisogni anche straordinari dell’Ente, che avrebbe consentito di allargare gli orizzonti; così come è mancata la collaborazione della burocrazia del Comune spesso di ostacolo, talvolta facendomi insorgere il dubbio del “partito preso contro”».

Due fattori che – precisa Bosco – lo hanno deluso fino a giungere alla irrevocabile decisione: «La mia amarezza in questo senso non la nascondo certo», dichiara l’oramai ex-Consigliere Delegato.

Gino Bosco, tuttavia, lascia un “Luglio” vivo: «Al contrario di quanto è accaduto a me, che mi sono insediato avendo a disposizione una azzerata disponibilità di cassa, la mia ultima e grande soddisfazione è stata l’approvazione da parte dell’Assemblea di un bilancio risanato, con un segno positivo netto di euro 136 mila e una liquidità odierna di cassa attiva pari a 150 mila euro».

Per “toccare con mano”, sul sito del “Luglio” sono pubblicati i Bilanci 2011, 2012 e 2013.

LA RISPOSTA DI GIOVANNI DE SANTIS

Giovanni De Santis, nonostante la consapevolezza della delicatezza dell’incarico, è evidentemente soddistatto: «Sì, si tratta di un’eredità per me doppiamente pesante – dichiara – , sia per l’assai precaria condizione finanziaria del nostro teatro di tradizione sia perché nipote del suo fondatore, di colui che dopo averlo creato dalle macerie della II guerra mondiale, riuscì a farlo diventare uno dei più prestigiosi teatri lirici all’aperto d’Europa, a dispetto dell’ostilità e del boicottaggio di cui era sistematicamente oggetto a causa di invidie e perfidie di provincia che anche oggi, ahimè, non fanno difetto alla nostra città».

Qui, sul periodico Extra, un ricordo del nonno, il maestro Giovanni De Santis.

«A dispetto di quanti hanno fatto cattivi pensieri», Giovanni De Santis tiene a precisare che lui l’esperienza del settore la possiede: «Da 22 anni lavoro nel settore dell’organizzazione musicale e per fare questo ho anche seguito studi specifici; all’interno degli Amici della Musica ho svolto le più disparate mansioni: dall’uomo di fatica al correttore di bozze dei programmi di sala; dall’organizzazione delle campagne abbonamenti alla progettazione artistica e organizzativa di attività e rassegne musicali; dal responsabile delle relazioni istituzionali al volta-pagine nei concerti di musica da camera. Insomma, ho trascorso tra palchi, sale da concerto, backstage e artisti 3/4 della mia vita».

MARRONE D’ALBERTI: FUORI LA POLITICA DALLA CULTURA

Per Marrone d’Alberti, d’altro canto aveva rifiutato, sin da subito la propria disponibilità a rivestire l’incarido di Amministratore Delegato, in quanto propugnatore di una «netta scissione dei ruoli, che sono la linfa di ogni Teatro Lirico-sinfonico; cioe’ Il management affidato al consigliere delegato, e la Direzione artistica ad un musicista di chiara fama», scrive su Facebook.

Anche sulla figura dell’Amministratore, però, Marrone d’Alberti, aveva chiaro un identikit: «una personalità con indiscusse competenza manageriale, evitando nomine riferibili in qualunque modo, anche solo lontanamente, a evidenze di sapore politico».

«Evidentemente le mie proposte e i miei suggerimenti non sono risultati accoglibili», commenta, infine, con evidente dispiacere Marrone d’Alberti.

IL SINDACO DAMIANO SI TRINCERA NEL SILENZIO

Dopo tanti commenti, e quelli che ne sono seguiti sul social network, l’unico commento mancante, ancora una volta, è quello del sindaco Vito Damiano che non ha, spiegato le proprie scelte a riguardo della nomina di Giovanni De Santis (e del giudice Pino Alcamo quale nuovo vice-presidente dell’Ente “Luglio Musicale”) e dato risposte in merito alle polemiche di Bosco e Marrone d’Alberti.

A volte tacere non è la migliore strada per farsi capire.

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