NACCI: TORNIAMO A VOTARE
ERICE – Cari elettori di Erice, dopo circa 6 mesi di Sindacatura di Giacomo Tranchida, sarebbe opportuno valutare quale potrebbe essere la soluzione migliore per questo comune.
Il “DITTATORE” Giacomo Tranchida (l’ha detto una dei suoi) dovrebbe ricordare ciò che dichiaro’ nella seduta di consiglio del 3 luglio 2007; il Sindaco, dopo un monologo di circa un’ora, ebbe a dire che se non lo si lasciava governare, lui stesso (lo disse davvero) si sarebbe dimesso e non ci avrebbe pensato neanche un minuto.
Ma ci ha pensato lo stesso Tranchida a non voler governare, a non saper governare; il centro-destra lo ha invitato più volte in consiglio per instaurare un rapporto istituzionale decente. Ricordiamolo ancora una volta: il Sindaco o un suo rappresentante mancano dal consiglio da circa tre mesi.
Io credo che Tranchida dovrebbe ricordare quella frase e rimettere al più presto il suo mandato nelle mani degli elettori che a furor di popolo lo hanno votato e che ora ahime !!! chiedono la sua testa dopo appena 6 mesi; al suo fianco non sono rimasti nemmeno molti suoi fedelissimi e gli onorevoli Camillo Oddo e Baldo Gucciardi, moderati per natura, hanno trovato enormi difficoltà a difenderlo.
Non diamo sempre la colpa al centro-destra, perché lo stesso Tranchida ha deciso per sua scelta di rifiutare di governare e buttare nel baratro il nostro comune; la crisi istituzionale che attanaglia Erice ormai è quasi irreversibile e Tranchida dovrà dimostrare agli elettori l’esatto contrario.
Il centro-destra ericino, quanto mai unito, ha approvato quando possibile atti importanti per il territorio ma ora si trova nell’impossibilità di dare una svolta a questo comune. Tranchida fino ad ora ha trasformato Erice in una emergenza; lui stesso ha detto che non ha la bacchetta magica; le condizioni del nostro territorio sono disastrose: pulizia ai minimi storici, strade dissestate, illuminazione carente, l’acqua che aveva promesso non è arrivata.
Ed ora il Sindaco si deve anche difendere dagli attacchi dei precari di Valderice che lui stesso ha fatto assumere e che ora probabilmente andranno a casa, disoccupati; povera Lucia Blunda che ha ereditato un bel po di guai dal suo predecessore. Forse farebbe meglio a ritornare al suo paese natio, sempreché i valdericini volessero ancora cullarlo.
Al centrosinistra sono tanto care le PRIMARIE; io avrei un’idea: consiglierei al Sindaco di organizzare un sondaggio con il “TELEAMICOCOMUNE” e Tranchida si accorgerà che tutto è cambiato tra la gente che lo ha votato.
Il centro-destra è disposto a fare un passo indietro insieme al Sindaco, andare a nuove elezioni ed assicurare governabilità a questo territorio; sarebbe l’unica cosa giusta da fare caro Sindaco. Un cittadino che lo votò a furor di popolo, ebbe a dire qualche giorno addietro: «megghiu du pacioccuni di Ignazio Sanges». Rimettiamo tutti il nostro mandato e sarà la gente a scegliere il futuro di Erice.