PD LUCIDATO A NUOVO. INTERVISTA DOPPIA A GRIGNANO E DAIDONE

Nino Grignano

Nino Grignano

TRAPANI – Il Coordinamento comunale s’è dato i nuovi organi dirigenti. Le nuove figure apicali da oggi sono il consigliere provinciale Salvatore Daidone (presidente) e il ventisettenne Nino Grignano (segretario). Abbiamo provato ad intervistarli e cercare, nelle loro parole, se, nel PD trapanese, vi sia una «nuova via» o meno. Tra frasi retoriche e «copia ed incolla» dai vecchi comunicati dei leader qualcosa di interessante crediamo sia emerso e lo sottoponiamo alla vostra lettura. La prima domanda non è certo amichevole: «Abbiamo una nuova e giovane leadership cittadina. Ancora degli uomini di paglia in mano ai burattinai, ai deputati di riferimento del Partito?»


NESSUNO VA ROTTAMATO. Salvatore Daidone tranquillizza: «Vorrei rassicurare tutti quanti che c’è un’autonomia piena. Lo testimonia il fatto che il Coordinamento comunale ci ha eletti all’unanimità». Nino Grignano, aggiunge, che, tuttavia, ritiene ancora importante l’apporto di chi, nel passato, ha dato il proprio contributo al Partito. «Non c’è nessun burattinaio sia chiaro – ribadisce -, ma è anche chiaro che noi non vogliamo rottamare nessuno».

Enzo Abbruscato

Enzo Abbruscato
Ninni Passalacqua

Ninni Passalacqua

IL CASO DELLA CONTRAPPOSIZIONE FRA ABBRUSCATO E PASSALACQUA. «Il vostro predecessore Salvatore Maria Cusenza ha fallito l’obiettivo del Gruppo unico del PD al Comune di Trapani. Restano le fratture dentro il vostro Partito – chiediamo – quale sarà il vostro atteggiamento a riguardo?». Salvatore Daidone prova, inizialmente, a porgere la mano a Enzo Abbruscato e Ninni Passalacqua: «Non dobbiamo dimenticare che il PD è stato alla fine una fusione a freddo fra due anime principali, gli ex-DS e gli ex-Margherita. Ancora scontiamo questa difficoltà. Dobbiamo incontrare i due attuali consiglieri ed avviare un confronto con loro. Vogliamo capire se loro si riconoscono nel PD. Io sono ottimista e fiducioso che loro ci stanno». Poi però – e qui entrambi i dirigenti sono in perfetta sintonia – la fermezza. Nino Grignano: «E’ finito il periodo dell’equilibrismo esasperato. Dell’individualismo ideologico e personalistico. Il Partito prenderà le decisioni e quelle decisioni dovranno essere assolutamente rispettate da tutti, da ogni singolo iscritto e dai consiglieri comunali». Ragionamento condiviso da Salvatore Daidone, anche se con toni piu’ soft: «Il PD non può piu’ permettersi di non avere un’unica linea politica. Oramai questo tempo è finito. E questo vale per tutti».

Salvatore Daidone

Salvatore Daidone

UN PD SENZA PROGRAMMA, MA CON IDEE. «Il PD ha un programma, un programma alternativo all’attuale amministrazione Fazio o pensa solo di continuare nell’attuale solco, magari commettendo meno errori, perchè senza dubbio in alcune cose l’attuale amministrazione ha peccato?», domandiamo ai nostri interlocutori. Salvatore Daidone ammette che il programma deve ancora venire: «Puntiamo a scrivere un programma che sia il piu’ semplice possibile, che non sia il libro dei sogni, ma che non ricalchi i vecchi programmi che sono nei cassetti e vengono usciti alla bisogna e semplicemente aggiornati. Un programma che vogliamo scrivere non solo coi militanti e gli iscritti ma anche coi nostri elettori ed i cittadini che potranno esprimere dei suggerimenti che poi saranno sottoposti alla nostra elaborazione». Nino Grignano, tuttavia, non vuole che il Partito sia tirato … per la camicia. «Dobbiamo dettare noi l’agenza politica di questa città – assicura -. Non possiamo rincorrere l’amministratore di condominio di turno, o la trasmissione televisiva di turno».

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un momento dell’assemblea PD

ALCUNI PUNTI DI UN FUTURO PROGRAMMA. «Penso ad un nuovo Patto generazionale per il lavoro e un nuovo Patto fra i territori che dobbiamo portare fra i cittadini – ci dice il nuovo segretario Nino Grignano -. Il centro storico e la via Fardella, non sono la Città. Penso ai quartieri periferici ed alle frazioni che sono stati dimenticati. Immagino l’amministrazione di una Città che come l’amministratore di condominio ne come un Organizzatori d’eventi. L’amministrazione comunale deve fare di tutto per promuovere il territorio». «Posso affermare che a me questo Piano Regolatore non mi soddisfa – aggiunge Salvatore Daidonee che debbo tendere ad un nuovo progetto di crescita e sviluppo di questa città. Credo che poi dobbiamo scommettere molto, anche se puo’ sembrare solo un’affermazione filosofica, su un profondo cambiamento e rinnovamento della burocrazia: il cittadino non è la controparte dell’amministrazione».

ALLEANZE. UN PD AFFETTO DA STRABISMO. «Per giungere, eventualmente, al governo della città il PD deve cercare alleanze. Le cercherà sia a sinistra (Rifondazione, sinistra e libertà) e sia a destra come alla Regione (UDC, API, FLI, MPA)? Non risulterà un po’ strabico?», chiediamo. Nino Grignano proclama: «Noi non siamo per fare alleanze con chicchessia, pur di battere l’avversario. Noi puntiamo ad alleanze organiche. Ci misureremo sui programmi. Se questi programmi saranno compatibili bene, altrimenti ognuno farà la propria strada». Salvatore Daidone, pur aprendo ad alleanze con chiunque («Non dobbiamo solo guardare le sigle, ma anche le idee ed i programmi per vedere se sono compatibili»), prova a fare una riflessione diversa «Io credo che innanzitutto il PD deve riconquistare la fiducia e la credibilità nei confronti di quell’elettorato che mi vuole votare. Dobbiamo anche riflettere sul fatto che alle ultime elezioni questa città s’è vista ridurre il tasso di partecipazione. Dobbiamo interrogarci sul perchè non riusciamo a motivare almeno un 10-15% di elettori che si trovano disorientati. Dobbiamo stimolarli a partecipare».

Mario Buscaino

Mario Buscaino

PRIMARIE SI? PRIMARIE NO, MEGLIO. Proponiamo un nuovo tema. Sia pure quello di sempre, le Primarie per scegliere il candidato sindaco fuori dalle segrete stanze delle segreterie e per tastare la condivisione da parte della cittadinanza. «Partiamo dalle elezioni 2007. Piero Savona, candidato-sindaco in pectore che rifiuta le primarie. Mario Buscaino che viene calato dall’alto. Ma il PD non era il Partito delle primarie’ Ci saranno, stavolta, nel 2012 le Primarie di Coalizione?» Le risposte dei nostri dirigenti fanno comprendere che non è tempo di Primarie. Queste sono viste come elemento di divisione piuttosto che di rilancio di una coalizione. «Le primarie sono il metodo migliore per scegliere il candidato sindaco ma anche per scegliere i candidati al Parlamento» – dichiara Nino Grignano -. Per poi, però precisare: «Ma, volta per volta, va scelta la strada piu’ opportuna, va ragionata coi nostri alleati». Una valutazione, anch’essa, condivisa dal compagno, osp ora si dice dal democratico, Salvatore Daidone: «Se tutti i Partiti trovano la condivisione non è necessario fare per forza le Primarie»!

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