SOSPESO IL DRAGAGGIO AL PORTO

Ancora bloccati i lavori per l’escavo dei fondali del Porto peschereccio. Nessuna Autorità è in grado di trovare una discarica dove smaltire regolarmente i rifiuti prodotti dall’escavatore. Si prospetta la cessazione definitiva dei lavori. Ma incombe la Vouitton Cup. L’opera potrebbe essere indispensabile per ospitare yacht e velieri.

I lavori di scavo dei fondali del porto peschereccio di Trapani sono fermi da prima dell’estate, da quando noi denunciammo alla Procura della Repubblica, nell’aprile 2004, le irregolarità nel trattamento e nello smaltimento della rilevante quantità di rifiuti che la società Acquamar accumulava – sia pure, sembrerebbe accertato, con l’autorizzazione dell’Autorità Portuale e della Direzione Lavori del Genio Civile – sulle banchine e nei pressi della Piazza Scalo d’Alaggio.

La nostra denuncia, allora, – presentata anche nell’interesse dei cittadini e dei commercianti del quartiere – ottenne la sollecita bonifica dell’area prossima a Piazza Scalo d’Alaggio, mentre, tuttavia, ancora sulle banchine restano centinaia di metri cubi di accumuli di fanghi, batterie esauste, bidoni con residui d’olio, copertoni, reti, cordame, senza che nessuna Autorità “veda” nulla.

La denuncia del Movimento “Una Città per tutti” – Legambiente Trapani non era, di certo, volta al blocco degli opportuni lavori di scavo del Porto peschereccio, ma a far rilevare il pressapochismo con cui certi Enti gestiscono i lavori pubblici. La nostra denuncia voleva, quindi, imporre, agli Amministratori di tali Enti, il rispetto delle vigenti leggi in materia di smaltimento rifiuti, poiché le Pubbliche Amministrazioni non sono, e non devono essere, al di sopra della Legge.

Oggi, tuttavia, non possiamo evitare di fare una nuova denuncia. I politici locali, da Giulia Adamo, Presidente della Provincia, Ente appaltante dei lavori di escavo del fondale del Porto peschereccio, a Girolamo Fazio, sindaco di quel Comune sul cui territorio ancora insistono accumuli illegali di rifiuti, stanno dimostrando svogliatezza, se non incapacità, sia ad individuare una discarica dove regolarmente smaltire i rifiuti provenienti dai lavori, sia a far riprendere i lavori stessi di escavazione.

A nulla è servita – in tal senso – la nuova ennesima conferenza dei servizi promossa, con estrema buona volontà, dal Prefetto di Trapani e svoltasi lo scorso 30 agosto. Tutti gli Enti che dovrebbero essere interessati continuano a fare lo scaricabarile, col risultato che i lavori non procedono.

E non procedono benché il Sindaco del capoluogo abbia individuato proprio nel Porto peschereccio il luogo ideale per – in occasione della manifestazione velica dell’ottobre 2005 – ospitare yacht e velieri che, a centinaia, giungeranno a Trapani, da tutto il mondo, per seguire l’eccezionale evento.

Tuttavia c’è da chiedersi – ma il sindaco Fazio se lo chiede? – come tale struttura potrà permettere l’ormeggio di tali natanti se i lavori di escavo dei fondali dovessero continuare a non procedere?

Quale immagine la Città di Trapani potrebbe crearsi, presso la platea internazionale, qualora un qualche veliero dovesse rimanere incagliato tra i fanghi sotto le banchine ove ancora non si è provveduto all’adeguamento dei fondali?

E’ indispensabile, pertanto, che la Provincia di Trapani, il Sindaco e, soprattutto, il Prefetto, si attivino – sin da subito – per il completamento – come da disciplinare d’appalto – dei lavori di escavo dei fondali del Porto peschereccio, ovviamente, nel rispetto assoluto delle norme di legge sullo smaltimento dei rifiuti.

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