TRANCHIDA, LA SUA PAROLA S’E’ PERSA NELL’ETERE

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – «Entro tre mesi, on line, sul sito, anche i lavori che fanno gli eletti». Parola di Giacomino Tranchida da Fico, sindaco pro tempore di Erice. Una parola di cui c’è traccia sui «record» di Radio Radicale. Parola che risale al 22 settembre 2008. Sono passati oltre due anni, ma Giacomino ha, probabilmente, dimenticato la propria parola. O forse la sua parola s’è persa nell’etere. Perché dell’Anagrafe degli Eletti (una battaglia del Partito Radicale), e di questo che parla Tranchida nell’intervista a Radio Radicale, al Comune di Erice non v’è traccia.

PER IL SINDACO UNA RIVOLUZIONE EPOCALE. Eppure Giacomino sembra capire che che si tratta di una cosa importante. Sostiene pubblicamente il sindaco trasfertista che, con l’Anagrafe degli Eletti, «sarà possibile verificare l’andamento dei lavori, dell’impegno, dell’attività degli eletti, oltre l’anagrafe fiscale dei compensi e di quant’altro. Credo che darà l’opportunità ai cittadini di capire, di comprendere, ed anche di valutare nel merito se i propri eletti stanno fino in fondo facendo il loro dovere oppure se sono lì, come dire, ad occupare delle poltrone per un tornaconto di ordine personale e talvolta di ordine economico».

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L’entusiasmo della Giunta Tranchida

TRANCHIDA S’ALLARGA, MA SOLO UN PO … «Nella Giunta – assicura sempre a Radio Radicale il sindaco Tranchida – l’iniziativa è stata ben vista, anzi ha provocato entusiasmo (addirittura! NdR). Poi è ovvio che ci vuole anche una sensibilità politica ed un approccio culturale per immedesimarsi lungo questo percorso che i Radicali hanno percorso».

IL CONSIGLIO APPROVA LA PROPOSTA. Tranchida, insomma, metteva in dubbio che il Consiglio comunale di Erice fosse sprovvisto di tale «sensibilità», di «approccio culturale». Ma il Consiglio comunale, poco dopo, invece, con deliberazione n. 48 del 26 marzo 2009, approvava tale «Anagrafe».

Ora la «palla» tornava nei «piedi» di Giacomino che doveva dare agli uffici gli «indirizzi» per rendere operativo il deliberato, nonché andava nelle «mani» del consulente-webmaster del Comune, dott. Filippo «Paippo» Messina, che doveva digitare il «codice» per «implementare» tali dati sul sito del Comune di Erice.

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La pagina del sito del Comune ancora in costruzione

COSA DA TELEFONARE A CHI L’HA VISTO. Da allora dell’Anagrafe degli Eletti non s’è nè saputo piu’ nulla. Abbiamo, nelle nostre mani, solo la lettera prot. 30619 del 23 luglio 2010 del Dott. Leonardo Di Benedetto, dirigente del Settore I‭ – ‬Affari Generali,‭ ‬Legali e Servizi Demografici, nella quale il responsabile ci assicura, dietro nostro sollecito del precedente 22 giugno, che «nei prossimi giorni verrà pubblicata una nuova versione del sito comunale in cui verrà inserita una apposita sotto sezione‭ – ‬nell’ambito della sezione‭ “‬Consiglio Comunale‭” ‬-‭ ‬nella quale saranno riportate le notizie previste dalla deliberazione consiliare n.48‭ ‬del‭ ‬26/3/2009». «I prossimi giorni …» sono diventati già cinque mesi ma il webmaster dott. Filippo «Paippo» Messina è stato capace di «pubblicare» solo una miserabile paginetta con su scritto: «sezione in costruzione». Un po pochino, no?

COS’E’ L’ANAGRAFE DEGLI ELETTI. Ma cosa dice la delibera del Consiglio comunale? Cos’è questa benedetta «Anagrafe degli eletti»?

E’ un elenco trasparente di dati, che permettono al cittadino di conoscere e controllare l’operato di amministratori e consiglieri al fine, poi, di poter, con cognizione di causa, poter valutare di tornare o meno a votare tali rappresentanti con l’evidenza di dati alla mano. Che partono dal «bilancio annuale» e giungono sino ai «nomi degli amministratori delle società controllate», passando, per quanto riguarda i consiglieri, dai testi delle «interrogazioni» eventualmente presentate all’Amministrazione (e, ovviamente, delle risposte ottenute), ai gettoni di presenza percepiti, al quadro delle presenze e dei voti espressi in Consiglio. Nulla di trascendentale, insomma, e tutti dati presenti presso l’ufficio di «staff del sindaco».

Insomma, quel che vogliamo dire è che forse manca la «volontà politica» e manca il giusto «approccio culturale», da parte proprio del sindaco Tranchida, affinché quanto deliberato formalmente diventi fruibile dal cittadino. A lui, forse, è bastato «farsi bello» in diretta nazionale quel 22 settembre 2008. La realtà, qui ad Erice, è ben altra.

APPROFONDISCI:
Image– ASCOLTA TRANCHIDA A RADIO RADICALE (22 Set 2008)

– ALTRATRAPANI, L’ANAGRAFE DEGLI ELETTI DIMENTICATA (15 Lug 2009)

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